Magazine Cinema
Credo che dedicherò al massimo due appuntamenti sull' "about me" e nel primo, per una specie di naturale e delicato passaggio rispetto al cinema, voglio parlare delle mie passioni televisive. Sono straconvinto che mi dimenticherò qualcosa di importante, ma in linea di massima dovrebbe venir fuori un quadro abbastanza completo.
Parlerò di passioni relativamente recenti, altrimenti tra Indietro tutta, il mitico Mike, Fantasy Party e parecchie altre non finirei mai. E non metto neanche Serie Tv o tutto quello che in qualche modo riguarda la fiction cinematografica-televisiva.
Salto praticamente a piè pari Mamma Rai di cui trovo praticamente inutile pagare il Grosso Cane. Gli unici tre programmi che ricordo di aver seguito con attenzione non ci sono più (almeno credo). Parlo dello straordinario magazine sportivo SFIDE, insuperato punto di unione tra l'emozione e lo sport, programma in cui poesia, epica, malinconia, gioia e tristezza si mescolavano alle vite e alle imprese dei più importanti sportivi della storia; a PER UN PUGNO DI LIBRI, almeno le edizioni presentate dal grande Marcorè, e al bellissimo IL TORNASOLE di Andrea Pezzi, talento desaparecido forse troppo intelligente per questa televisione. Tra l'altro ho sempre pensato che se fossi stato donna, avrei considerato Pezzi il mio uomo ideale, per bellezza, simpatia e intelligenza.
Ah, dimenticavo UN GIORNO IN PRETURA, talmente spoglia ed essenziale da risultar perfetta, migliore di qualsiasi tragedy talk in prima serata. Tra l'altro, tre trasmissioni su quattro sono (erano) di Ra 3...
Anche dal Sor Berlusca sinceramente non è che segua qualcosa in modo particolare se non LE IENE (che tra una cavolata e l'altra tira fuori servizi veramente coi controca...) e le puntate che reputo più interessanti di MATRIX.
Ebbene sì, lo ammetto. Senza Sky la televisione potrei anche usarla da soprammobile. Tralasciando lo sport (per il quale farò probabilmente un post a parte) sono comunque moltissimi i programmi ai quali se non ho altro da fare difficilmente so rinunciare.
Quasi tutti, e qui veniamo al punto iniziale, riguardano quella che insieme al cinema e allo sport è la mia più grande passione : LA GASTRONOMIA. Amo cucinare, amo veder cucinare, amo veder tutte le trasmissioni che in modo diretto o no ruotano intorno alla cucina. E ho un idolo, il suo nome è Gordon Ramsay. Gordon è uno dei
più grandi cuochi al mondo e un personaggio veramente unico. Irascibile, sboccato, carismatico e al tempo stesso umano, lavoratore indefesso, simpaticissimo. Tra l'altro un infortunio gli ha bloccato una carriera nel calcio molto promettente (primavera dei Glasgow Rangers). Tutto quello che tocca diventa oro, ogni sua trasmissione è un cult. Niente batte a mio parere però CUCINE DA INCUBO, un programma in cui Gordon cerca di rimetter su in una settimana ristoranti che ormai sono al collasso economico, quasi sempre luridi, con personale incompetente e cucina ai limiti del mangiabile. Non posso dimenticare poi tutti i programmi dell'altro fuoriclasse della tv-kitchen, Jamie Oliver. Guardandolo anche solo per 10 minuti è impossibile non restar affascinati dal suo amore per il cibo, dalla passione che mette anche nella preparazione di una semplice bruschetta. Persona meravigliosa tra l'altro. E passando per il mitico BOSS DELLE TORTE Buddy e per "prezzemolino" Alessandro Borghese (del quale ho ormai perso il conto delle trasmissioni, alcune buone, altre meno) usciamo malvolentieri dalla cucina e arriviamo alla seconda mia trasmissione cult: EXTREME MAKEOVER HOME EDITION. Un gruppo di costruttori sceglie una famiglia (una per puntata) che a causa di gravi tragedie, come la morte di un caro, una calamità naturale o una malattia, vive al limite dell'indigenza, in case fatiscenti e senza una lira. Voi mi direte: ah, la televisione del dolore! quella che sfrutta le disgrazie altrui per far soldi! come fai a guardare cose simili ? Avete ragione, ma una cosa son quelle trasmissioni che parlano di questi temi astrattamente per farsi belle, altre, come questa, quelle che CONCRETAMENTE compiono qualcosa di straordinario. E non conta solo COSA, ma anche COME. Praticamente la famiglia viene mandata una settimana in vacanza mentre la produzione gli costruisce in una sola settimana una casa da sogno, meravigliosa, ad hoc, rispettando storie, passioni, voleri ed emozioni dei vari componenti della famiglia. Ma come la costruisce? Chiamando a raccolta tutta la comunità, centinaia di persone che gratuitamente si mettono il caschetto e aiutano. E' l'apoteosi del proud americano, è vero, sarà retorico ma vedere quella massa di gente che lavora per una sola famiglia a me fa un effetto pazzesco. E nel momento culminante, quando torna la famiglia e si sposta il bus che momentaneamente ostruisce la casa alla vista (move that bus! move that bus! ), l'emozione che si prova è straordinaria. So che starò perdendo credibilità in qualche lettore, ma ognuno ha le sue debolezze. Costruita ad arte o no, genuina o no, la considero una trasmissione che fa bene all'animo e che tutti, almeno una volta dal principio alla fine, dovrebbero vedere.
Volevo parlare di tanto altro, ma son finito lungo...
Casomai ci ritorno.
Da domani si ricomincia con i film, anche perchè zampaglionando e cazzeggiando son 4 giorni che non metto nulla...
P.S. : se qualcuno vuole parlare dei propri programmi preferiti in zona commenti è il benvenuto!
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