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le mie poppe di donna

Creato il 21 febbraio 2011 da Aa
le mie poppe di donnaQuanto è bello leggere in tram: il percorso oggi era di quelli lunghi, così ho potuto gustare ancora una volta le parole di quel maschiaccio di Lady Macbeth: "Venite, spiriti arbitri dei pensieri di morte: dissessuatemi; e dai piedi alla fronte riempitemi fino al trabocco, della più sorda crudeltà. Fatemi il sangue denso; chiudetemi ogni accesso, ogni tramite  al rimorso; né ritorno di pietà naturale scuota il mio feroce intento né ponga tregua tra quello e l'azione. Eccovi le mie poppe di donna; prendetevi il mio latte per altrettanto fiele, ministri d'assassinio, ovunque siate, invisibili sostanze, per servire ai misaftti della natura. Vieni, notte densa, ammantata nel fumo dell'inferno più compatto; non veda il mio affilato pugnale la ferita che apre: né il cielo scruti attraverso la coltre di tenebra, per gridarmi: 'No, no!'".
William Shakespeare, Macbeth, nella traduzione – creativa, elegante, inarrivabile – di Cesare Vico Lodovici, Einaudi, Torino 1964.
immagine courtesy missbimbo.com

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