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- Scritto da Davide Dubinelli
- Categoria: Recensioni film in sala
- Pubblicato: 20 Marzo 2016
Dopo il clamore suscitato alla Quinzaine des Réalisateurs, selezione parallela alla quella ufficiale del Festival di Cannes, e il passaggio al Torino Film Festival, approda anche in sala il film-evento di Miguel Gomes. Le mille e una notte - Arabian Nights è un'opera monumentale lontana da qualsiasi deriva meramente autoriale, che vive di una visceralità capace di trovare terreno fertile all'interno di una dimensione favolistica profondamente ancorata alla preoccupante realtà contemporanea, in particolare quella di un Portogallo piegato dalla crisi economica nel biennio 2013/2014. Un trittico suddiviso in tre capitoli autonomi (Inquieto, Desolato, Incantato) a metà tra indagine documentaria e fiction di alta levatura, che riesce a essere uno spaccato sociale, politico e culturale fortemente radicato nel territorio e, al tempo stesso, un racconto corale di statura universale.
La cornice entro cui Gomes ambienta le micro storie di poetica quotidianità, ora divertenti ora amarissime, si rifà alla raccolta di novelle de Le mille e una notte solo in maniera tangenziale, con spirito goliardico e sardonicamente drammatico. Un'operazione coraggiosa e riuscita, di non facile fruizione anche a causa della durata monstre che si attesta sui 381 minuti, costituita da piccoli grandi frammenti che compongono un quadro ben più approfondito di tante dozzinali inchieste spacciate per testimonianze significative.
Voto: 3/4