Tizio: « credo che uno dei tanti modi del sistema per screditare qualcuno sia proprio farlo diventare di moda,renderlo massificato e banalizzato,e' una tecnica che hanno usato da sempre e che continuano ad usare,le facce dei rivoluzionari sulle magliette che si vendono per teenagers sono unpo dei tanti esempi...»
Me medesima: «Non so se è un modo di screditarlo volontario, ma sicuramente ha come effetto l'identificazione del prodotto artistico con l'artista, l'eccessiva iconizzazione dell'immagine, che è ASSOLUTAMENTE deleteria. I primi due esempi che mi vengono in mente sono Saviano, che è diventato una specie di bandiera, un modo per (citando un articolo che leggevo ieri) "Deresponsabilizzarsi dalla lotta", una specie di scarico dei sensi di colpa che abbiamo un po' tutti perchè la camorra è "colpa" di tutti, e non ci salveremo certo leggendo Saviano. Il secondo esempio che mi viene in mente è Ferretti. CCCP, CSI, PGR. Artisticamente, è pregevole. Come persona, visti gli ultimi risvolti, beh...Però, si tende a svalutarlo anche artisticamente perchè come persona fa cagare.»
Tizio: «facendo un analisi anche superficiale dei personaggi che parlano in un certo modo del sistema si puo'notare che hanno fatto quasi tutti la stessa fine e cioe':gavetta,boom di fama e notorieta',banalizzazione del personaggio ossia scomporre il suo pensiero in tanti frasi fatte e rifatte.Secondo me il sistema se dicesse direttamente che Palaniuk e' un imbecille pochissime persone giustamente gli darebbero credito,allora per smontare la persona occorre x forza banalizzarlo...(ovviamente e' solo il mi pensiero)....Il caso Saviano di sicuro ora rappresenta quello che hai detto tu,ma hai citato un caso molto molto complesso,saviano e' un caso abbastanza particolare..»
Me medesima: «Eh. in linea di massima concordo, il mio unico dubbio è che non sono sicura che la banalizzazione sia "pilotata", o se invece sia solo frutto di un involuzione "naturale"»
Altra tizia: « d'accordo con Alessia. le facce sulle magliette sono una mercificazione di una idolatria che nasce "spontanea" (o pilotata, ma ideologicamente, non certo dal marketing). c'e' richiesta, si crea l'offerta. e anche la banalizzazione e' frutto della moda del momento. Che Guevara negli anni 70 era un must, poi e' diventato una tamarrata, poi un modo per farsi menare, poi una moda, ora un delicato tocco di vintage, per cui gente a caso se lo fa tatuare (bleah).»
Tizio: «non sono d'accordo sulle involuzioni naturali,se c'e' gente che ci governa l'involuzione non puo' essere naturale,per me anche l'involuzione e' pilotata,io lo dico sempre,ci sono due strade:1 quella che viviamo in un mondo sfigato fatto di gente cattiva e strafottente,e sinceramente questa via che e' quella piu percorsa non credo che pportera' a qualcosa se non alla rinuncia di lottare,l'altra via e' quella di identificare quale sia il proprio nemico(nel mio caso i governi e le loro sovra e sottostrutture)inoltre:"le facce sulle magliette sono una mercificazione di una idolatria che nasce spontanea",io mi chiedo: anche questo e' un caso che simultaneamente nella gente si crea la domanda per le magliette di del CHE?O c'e' qualcuno che pompa quei desideri per fari si che venga creata una domanda e di conseguenza un offerta?»
Me medesima: «Trovo banalizzante questo concetto di sistema. E' come scaricare il popolo -scaricarci- da ogni responsabilità di sorta, addossando tutte le colpe, anche le nostre, al concetto astratto di "sistema" e al gruppo indefinito di "governanti". Se il sistema esiste, è perchè è il popolo a sostenerlo. Però, non credo che la lotta sia impraticabile, anzi, sono una fervente sostenitrice della lotta. Lotta che -in questa fase- però, serve solo a modificare i parametri sociali mentali del popolo. Poi, una volta riformati questi parametri sociali mentali, possiamo pensare al tipo di lotta che dicevi anche tu. Altrimenti quel tipo di lotta, secondo me, è sterile. Finiremmo in un circolo vizioso, da cui sarebbe difficile uscire.»
Altra tizia: «la prima. il popolo è stupido. ce ne facciamo una ragione. basta vedere come gira l'Italia. ma "e' colpa del governo" e' la cosa piu' banalizzante che si possa dire a proposito, piu' ancora delle magliette di Che Guevara. il "governo" siamo noi, ci piaccia o meno (e lo dico come anarchica): non e' satana, incorporeo e onnipotente. e' qualcosa che contribuiamo a creare e che possiamo contribuire a distruggee. basta rimboccarsi le maniche. la lotta, mentale o fisica, nasce dalla consapevolezza del potere del singolo nella societa' fatta di singoli, senza "nemici che ci manipolano dall'alto".»
Tizio: «bhe'...che responsabilita' ha un individuo che a 0 anni viene messo in una scuola,e da li in poi seguira' tutto un percorso guidato dalle direttive del potere?Siamo gia' in un circolo vizioso a causa di questa cosa....Il concetto di sistema non e' astratto,il sistema e' formato da ruote e cose ben precise che in un post di facebook mo ci vuole(ritornando alla banalita') e' impossibile descrivere,il tipo di lotta che intendo io non e' fisica(quella viene alla fine)ma culturale,ripeto credo che sia piu indefinito il concetto che l'uomo e' cattivo,che quello di indentificare il nemico che seppur identificato in un gruppo di governanti quel gruppo di governanti non e' astratto.Il concetto di responsabilita' e di colpa collettiva e' un concetto clericale che dal medioevo a mo ha preso largamente piede e fa fatica ad abbandonare le menti delle persone,ma e' molto comodo per i potenti,infatti mentre noi ci impegnamo a capire dove sono le nostre colpe loro si impegano in tutt altre cose a discapito nostro..»
Me medesima: «Concordo solo sulla lotta culturale. (E personalmente non ho mai detto che l'uomo è cattivo, eh, sia chiaro. Non la condivido come cosa). Quanto al resto, ancora una volta, rischiamo di cadere in un circolo vizioso. Faccio un esempio che mi sta particolarmente a cuore ed è assolutamente vicino alla mia filosofia mentale: quello di società dello spettacolo. Secondo te, la società dello spettacolo, esisterebbe, se non esistessero gli spettatori?
Se presupponiamo che la società dello spettacolo ci venga imposta "dai governanti" e "dal sistema", presupponiamo anche che il popolo è facilmente condizionabile, è "stupido" e gode di poco libero arbitrio, quindi, con queste premesse, la lotta diventa utopica.
Se invece presupponiamo che la società dello spettacolo (Ma vale per tutto, ripeto, questo è solo un esempio a me caro), ci è si, imposta dall'alto, ma noi SCEGLIAMO di essere, o non essere spettatori, di essere, o non essere, prodotti commerciali, e quindi abbiamo -con la nostra scelta- una responsabilità nel determinare quel "sistema" di cui si parlava prima, qualche speranza, con la lotta, ce l'abbiamo. Ovviamente, la mia è un'opinione (E proprio per questo mi fa piacere confrontarla con le vostre), lo specifico sempre.»
Tizio: « mi sono posto pure io la stessa questione....posso risponderti solo con ulteriori domande e supposizioni....con chiunque parli si lamenta della tivu,si lamenta del fatto che faccia dei programmi stupidi,che il 90 per cento delle cose sono false lo sanno tutti e se ne lamentano pure,si lamentano anche del fatto che in molti casi la tivu e' di parte,ora dato che tutti si lamentano della tivu,essa continua ad esistere tranquillamente,emette programmi come se nulla fosse,risultato:ci lamentiamo continuamente di una cosa ma ce la subiamo comunque come degli automi,ora da dove deriva l'automismo di fare una cosa che sappiamo essere non solo falsa ma anche dannosa?l'automatismo di una persona sta nell'essere condizionato secondo me,la persona odia la tivu ma paradossalmente le da anche fiducia perche' sa che e' un mezzo attraverso il quale riesce a vedere delle cose(informazione o spettacolo che sia),ormai nella persona e' radicato il concetto della tivu=cose della vita reale.Inoltre gli antichi dicevano che il mondo si erige sul giusto equilibrio tra ying e yang,ossia bianco e nero bene o male.Politicamente parlando il bene come concetto politico lo si identifica nel comunismo,in quanto il comunista e' l'individuo che si preoccupa delle cause sociali e dei lavoratori,e nel male invece si identifica la destra come individui razzisti e intolleranti.Ai tipi di sinistra corrisponderanno una serie di trasmissioni tivu,una serie di gusti musicali,una serie di gusti in altre cose,la stessa cosa sara' a destra,il tipo di destra si identifica con trasmissioni tivu di un certo tipo,di una certa musica ecc..Per intenderci il tipo di sinistra seguira' travaglio e il tipo di destra bruno vespa,entrambi hanno creduto di aver scelto,in realta' si sono autoomologati in valori che ha offerto l'ideale che piu gli era simpatico,ma quell'ideale deriva da un unico potere.In definitiva ti chiedo:Dopo l11 settembre l'america ha intrapreso una guerra nonostante le proteste di milioni di abitanti nel mondo,questo secondo te e' libero arbitrio?Il fatto di andare a votare e dovr scegliere tra un presidente che va a trans e ruba e uno che ruba solo e' libero arbitrio?Il libero arbitrio cosi come la leggenda dei 10 comandamenti di gesu nasce come piacevole intrattenimento mentale...»
Me medesima: «Sei troppo dicotomico, secondo me. Si può anche scegliere di non guardarla la televisione, o di non votare. Oppure, di cercare di rivoluzionare il sistema massmediatico e di rivoluzionare il concetto sociale che sta alla base della politica attuale, che è quello che tento (nel mio piccolo) di fare io. Il libero arbitrio è pure quello. Anche queste sono scelte. E io non mi ritengo più intelligente degli altri, ritengo solo di aver fatto una scelta diversa. E poi, ripeto, se parti dal presupposto che l'uomo sia così facilmente manipolabile, come pretendi di farla, la lotta? E' persa in partenza. Oppure resta solo una lotta di "elitè culturali". Il tipo di lotta che Pasolini (Secondo me a ragione, perchè una lotta del genere è sterile se non addirittura dannosa) condannava nel sessantotto, per capirci.»
Tizio: «il sistema mass mediatico,la comunicazione,e l'arte di comunicare sono cose che si basano su principi specifici della PNL(dovrebbe essere un caso anche che il potere si dota dei migliori psicologi,pscichiatri,curatori di anime),e inoltre il sistema comunicativo e' iprecomplesso,quindi l'uomo non e' facilmente manipolabile,ma si fa manipolare perche' poi di fatto tutte ste scelte che mi hai elencato l'uomo non le fa,al massimo riesce solo a scegliere di non guardare la tivu che e' la cosa piu facile,anzi al giorno d'oggi fa anche abbastanza figo.
" E poi, ripeto, se parti dal presupposto che l'uomo sia così facilmente manipolabile, come pretendi di farla, la lotta?" A questa domanda ti rispondo che sono semplicemente avvilito.»
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