Coniugare rigore ed equità, una bella sfida davvero, perchè la comunità europea, si aspetta dall'Italia, misure molto severe, che sappiano portare a termine quegli obiettivi che sono la naturale conseguenza degli impegni presi in sede europea.
Tra le altre cose, i tempi per l'approvazione di queste misure sono molto stretti e devono essere tra le altre cose, come è giusto che sia in un regime democratico, concordate con tutti, sia le forze politiche che le parti sociali.
Questo per Mario Monti è il primo ostacolo, far digerire a tutti, misure dure, aspre, che non lasciano molto spazio a una eventuale rettifica delle stesse, perchè la situazione economica e finanziaria è molto difficile.
Nonostante le parole rassicuranti, nonostante tutto quello che si può dire di tranquillizzante, in ogni persona c'è la consapevolezza che stiamo attraversando oggettivamente, uno dei momento più complessi a livello economico e finanziario.
La crisi è lontana da una risoluzione, e in molti paesi dell'area euro, c'è la voglia e la nostalgia per un ritorno al passato, per magari uscire dall'orbita stessa dell'euro e tornare a battere una moneta propria.
In realtà neanche questa è una soluzione, l'Unione Europea, deve fare un ulteriore salto di qualità e diventare non solo una moneta unica, ma un sistema politico uniforme, che prenda in mano la situazione.
Quello che manca oggi è proprio questo, una visione unitaria di quelli che sono i problemi che l'economia di tutti gli stati aderenti all'area euro, sta attraversando, una visione unitaria e una unica direzione.
Mario Monti è un europeista, e sicuramente cercherà in tutti i modi di rispettare gli impegni presi dal precedente governo in sede europea, il pareggio di bilancio per il 2013 è un obiettivo importante, ma non facile.
Tuttavia, dovrà tenere conto nel suo agire, dalla fragile situazione economica all'interno del territorio italiano, e la manovra da 20 miliardi di euro annunciata, nei suoi provvedimenti, potrebbe portare a due risultati distinti.
Da una parte un rigore economico necessario, ma dall'altra una aumento della indigenza delle famiglie italiane, già in grandi difficoltà non solo per la crisi, ma anche per la situazione economica, la precarietà su fronte del lavoro.
Buona serata e buona navigazione Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini
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