La chiamano “prendi e fuggi” in lingua locale, la pratica illegale ma ancora in uso oggi in Kyrgyzstan di rapire le donne per sposarle. Difficile da credere camminando per le strade della capitale, Bishkek, in cui un clima di ordine regna in questa città costruita a griglia dove si mescolano facce asiatiche a quelle europee e mediorientali. Eppure, nonostante sia stato dichiarato fuorilegge già nel 1994, è stimato che il 40% dei matrimoni avvenga dopo un rapimento.
La pratica ha una storia lunga e non tocca solo il Kyrgyzstan. In realtà in buona parte dell’Asia centrale è stato uso comune per secoli ottenere le proprie mogli con la forza, ma basta un’occhiata a Wikipedia per rendersi conto che cose simili sono accadute in passato in ogni angolo del mondo, dall’Africa, all’Asia orientale, al Sud America fino all’Europa e il Mediterraneo, Italia inclusa. Oggi in quasi tutto il mondo un atto simile è considerato un pesante crimine, ma data la lunga tradizione delle tribù nomadi kyrgyze, qui la legge sembra essere applicata solo saltuariamente.
Secondo Newsweek due terzi di questo tipo di matrimoni non sono consensuali, mentre per un terzo dei casi si tratta di un rapimento organizzato o di un’azione simbolica che segue la tradizione, seppur le due parti si frequentino già. Purtroppo questa non è la regola. Nella maggior parte dei casi infatti si racconta di ragazzi che conoscono regazze, se ne innamorano e poco dopo organizzano un rapimento a loro insaputa. Dopo aver trascinato la futura sposa in casa propria, il marito si allontana per lasciar spazio alle donne della sua famiglia, dalla madre, alle zie, alle nonne, per far sì che queste convincano la donna a sposarsi. In seguito a ore di pianti e rifiuti oltre l’80% delle donne rapite finisce per accettare, in quanto dopo l’ingresso in casa dello sposo queste vengono considerate impure e sarebbe quindi una vergogna tornare indietro.
La pressioni da parte delle organizzazioni non governative che operano in Kyrgyzstan si è fatta pressante riguardo la pratica, ma purtroppo dalla caduta dell Unione Sovietica sembra che questa abbia avuto spazio per tornare in uso. I rapimenti delle mogli sembrano essere una delle cause principali di violenza domestica e si portano sulle spalle la responsabilità di molti suicidi tra donne che non sempre hanno una scelta. Un video di Vice racconta la storia di un rapimento e matrimonio in Kyrgyzstan: