Settembre 1930, una spedizione guidata da quattro scienziati della Miskatonic University parte alla volta del continente antartico per analizzarne le rocce ed il suolo profondo. Gli scienziati si aspettano di raccogliere materiale e reperti che facciano luce su di una terra in gran parte sconosciuta, scoprendo in realtà che gli immensi ghiacciai nascondano le tracce di una civiltà misteriosa e complessa solo apparentemente estinta. È l’inizio di una escalation di scoperte raccapriccianti, e orrori senza nome.
Tratto dall’omonimo romanzo breve scritto da H. P. Lovecraft nel 1931 – rifiutato dalla rivista Weird Tales per poi diventare, una volta edito, oggetto di culto per tutti gli amanti del misterioso e del macabro -, è una rievocazione di miti ancestrali, di mostri e paure innominabili, di quel culto di Cthulhu cuore del misterioso Necronomicon, filo conduttore di tutta l’opera lovecraftiana.
Dal punto di vista grafico il racconto è caratterizzato da un ampio uso del colore con campiture a tutta pagina. Azzurri e viola per i paesaggi antartici, tonalità calde per gli interni degli accampamenti con forti ombre a segnare i volti turbati e tesi degli scienziati. Nero ed un verde inquietante per la progressiva scoperta dei misteriosi spazi della civiltà nascosta.
Molto belli i paesaggi a tutta pagina con aeroplani e velieri che evocano il viaggio e l’esplorazione, che ci liberano dalla claustrofobia degli interni e dei primi piani su volti in attesa dell’orrore che verrà.
Abbiamo parlato di:
Le montagne della follia
H.P. Lovecraft, I.N.J. Culbard
Magic Press, 2013
128 pagine, brossurato, colori – € 15,00
ISBN: 9788877596178
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