Roma, città infiltrata. Ben per 24 persone ritenute appartenenti alla cosca degli ‘Alvaro’ a Reggio Calabria, accusate di ”trasferimento fraudolento finalizzato all’acquisizione di quote societarie (soprattutto di bar e ristoranti) di imprese della capitale allo scopo di eludere la normativa sulle misure di prevenzione antimafia in fatto di possesso di attivita’ commerciali. Uno dei più grossi processi dell’ndrine capitoline si aprirà il 18 di maggio.
L’indagine, che si ricollega ad un’iniziativa giudiziaria avvenuta a Reggio Calabria e’ cominciata nel 2007 e ha riguardato l’acquisto di quote societarie poi intestate a ‘teste di legno’ come parenti o compaesani dei componenti della cosca facente capo a Vincenzo Alvaro che oggi era il principale imputato dell’indagine.
Numerosi e noti locali nonche’ diversi esercizi commerciali sono diventati nel tempo a Roma di proprieta’ del gruppo che aveva allo scopo creato numerose societa’ come la Tortuga Srl, Astrofood, Trading Multiservice, Time Out Cafe’. Per quanto riguarda i locali diversi si tratta di bar e ristoranti come Clementi e Cafe’ de Paris; i ristoranti California, Federico I e Federico II.
>
>
L’indagine come si e’ detto fu avviata nel 2007 dai pubblici ministeri Diana De Martino e Giovanni Bombardieri. Ventotto inizialmente gli indagati con capolista Vincenzo Alvaro gia’ sottoposto a sorveglianza speciale e all’obbligo di soggiorno e principale responsabile dei fatti contestati.
Secondo l’accusa ”l’intendimento di Alvaro e’ stato quello di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale e quindi sottrarre i suoi beni a un possibile sequestro”.
Degli imputati Alvaro come si e’ detto e’ agli arresti domiciliari mentre e’ in carcere Damiano Villari, gestore del Cafe’ de Paris di via Veneto.
Click here for reuse options!Copyright 2012 Mediterranews
Wikio Wikio