Dopo il tempo pessimo incontrato a Toronto speravo in una botta di culo un po’ di fortuna per la nostra permanenza a Niagara, tutti quei km e correre il rischio di non riuscire a vedere le cascate… non ci potevo pensare. Al nostro arrivo in albergo la vista che si presentava dalle camere era questa:
Non ci volevo credere. Chi aveva nascosto le mitiche Niagara Falls? In preda allo sconforto non mi rimaneva che perlustrare la cittadina di Niagara (che tanto ricorda una mini Las Vegas con Casinò, luci, locali e negozi di souvenir alquanto kitch), pregando e sperando in un tempo più favorevole per il giorno seguente. L’indomani la vista dalla mia camera era questa:
“Qualsiasi cosa detta di questo luogo mirabile sarebbe mera sciocchezza” – Charles Dickens.
Quindi “bando alle ciance” e parliamone seriamente, anche perché queste cascate sono un vero spettacolo della natura. Le Niagara Falls si trovano nella regione canadese dell’Ontario e sono il frutto di un lungo processo geologico di erosione, ancora in atto, iniziato con il ritirarsi dei ghiacciai al termine dell’ultima era glaciale circa 12.000 anni fa; quando le acque del lago Erie trovarono sbocco attraverso il Niagara per poi gettarsi nel lago Ontario. La cascata, per la massiccia portata d’acqua, arretra lentamente anche a monte. In un lontano futuro Goat Island, isolotto che separa le American Falls – americane - dalle Horseshoe Falls – canadesi (più grandi e più belle), scomparirà e le cascate si uniranno.
Per ammirare la straordinaria imponenza delle cascate “dal basso” si può effettuare un tour in barca con le famose Maid of the Mist che passano davanti alle cascate americane per arrivare quasi fin sotto quelle canadesi. Le Horseshoe canadesi sono così chiamate per la loro forma a ferro di cavallo, sono alte 55m e larghe ben 671m.
Non vi voglio dire quanto siano belle, imponenti ed affascinanti… lo lascio fare alle foto, ma vi assicuro che dal vivo sono tutta un’altra cosa.
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