31 gennaio 2013 Lascia un commento
Sue tante sceneggiature che hanno reso grande il cinema italiano, eppure ricordiamo i registi, come se egli non avesse contribuito a creare quelle scene che loro hanno ripreso, ricordiamo gli attori, come se non fossero sue le celebri frasi recitate.
In fondo e’ il destino di chi lavora dietro le quinte ma in certi casi serve ricordare e scoprire quando e’ il caso, l’eccellenza a monte del successo.
E’ vero, Flaiano e’ un personaggio singolare nel mondo della letteratura perche’ malgrado l’enorme quantita’ di testi, in fondo ha scritto un solo romanzo, disseminando il suo pensiero in infiniti articoli ed elzeviri, la sua produzione per il teatro e’ stata copiosa ma da molti ritenuta difficile da portare sul palcoscenico, dimensionandosi perfettamente su carta. Poi il cinema, cosi’ difficile da tradurre in parole se isolate dal contesto e senza altro supporto.
Eloquio crudelmente efficace, pensiero affilato come un rasoio funzionale all’aforisma, alla frase ad effetto e non a caso Flaiano e’ citato e ricitato, spesso senza alcun riconoscimento, come si fa con illustri predecessori della caratura di Wilde e Shaw, anch’essi in fondo troppo citati e poco conosciuti.
Nel ripercorrere l’opera di Flaiano, e’ facile toccare con mano il disagio di un uomo la cui arguzia pare l’unica arma di difesa laddove ad un certo punto, il cinismo ed il dolore presero il sopravvento.
Il destino di una figlia malata che segnera’ per sempre la sua vita, dolore testimoniato della straziante "La spirale tentatively", fara’ dello scrittore un osservatore talmente caustico e preciso da apparire al giorno d’oggi, come narratore illuminato e privilegiato di cio’ che noi tutti, l’Italia ma in fondo l’intero Occidente sarebbe diventato.
Approcciare oggi Flaiano e’ in fondo un’operazione di lettura e rilettura della societa’ odierna e ritrovarsi a decifrare i simboli sin da allora visibili, e’ in qualche modo svelare noi stessi attraverso le parole di chi ha saputo vedere e capire con decenni di anticipo.
Flaiano aiuta quindi a ritrovare un passato non troppo epico e a riconoscersi in un presente tragico, consolandosi in fondo che la pendenza del precipizio e’ meno angolata di quanto si pensi.
Libro singolare, non si sa bene se biografia, raccolta di testi o analisi critica, in fondo perche’ e’ tutto quanto assieme e ben si presta ad approcciare l’autore con qualunque grado di conoscenza grazie ad alcuni testi difficili da trovare e un indice delle opere che e’ bene avere sotto mano per chiunque ed in generale un passepartout per comprendere uno dei piu’ importanti scrittori italiani di sempre.