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Le opportunità per le imprese in Russia e le iniziative del MiSE

Creato il 20 marzo 2013 da Geopoliticarivista @GeopoliticaR
Le opportunità per le imprese in Russia e le iniziative del MiSE

La pubblicazione degli atti della presentazione di “Non solo gas“, svoltasi presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) il 7 marzo scorso (clicca qui per il resoconto), comincia col testo dell’intervento di Pietro Celi, Direttore Generale per le Politiche di internazionalizzazione del MiSE.

 
Desidero innanzitutto dare un caloroso benvenuto a tutti i partecipanti a questo Convegno di assoluto interesse, organizzato dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, in collaborazione con l’Ambasciata della Federazione Russa e il nostro Ministero. La rilevanza dell’appuntamento odierno è confermata dalla partecipazione di così tante personalità sia russe che italiane, oltre che di specialisti del settore. Questo Convegno, dal titolo: “Non solo gas: le relazioni economiche tra Italia e Federazione Russa” è un’ottima occasione per fare il punto sullo stato attuale dei rapporti bilaterali tra i nostri due Paesi: partner strategici le cui economie sono ormai legate da forti interessi reciproci che si stanno estendendo a sempre più settori, rispetto a quelli tradizionali, e a un numero sempre maggiore di regioni russe. Da anni il nostro lavoro è guidato dall’intento di migliorare in ogni contesto le relazioni commerciali tra Italia e Russia, coinvolgendo in tale attività e in tale approccio tutti i soggetti e gli enti preposti all’internazionalizzazione. In una simile prospettiva il Mise è ben lieto di ospitare questo convegno perché riteniamo fondamentale lo scambio di idee ed esperienze per essere sempre più vicini agli interessi degli operatori economici e poter elaborare strategie di lungo periodo.

Interscambio

L’incontro di oggi ci dà la possibilità di mettere in luce l’eccellenza delle relazioni economiche e commerciali tra Italia e Federazione Russa e di segnalare le numerose opportunità esistenti per ulteriori sviluppi nei rapporti bilaterali. I rapporti economici tra Italia e Federazione russa negli ultimi anni hanno registrato un salto di qualità evidente, come testimoniato anche dal crescente aumento dell’interscambio commerciale, cresciuto in maniera significativa nell’ultimo decennio. L’anno che si è appena concluso costituisce un primato nella storia dei rapporti commerciali tra i due Paesi, avendo registrato il valore record di 28,3 miliardi di Euro, che rappresenta un +8,1% rispetto al 2011 ed un +134,5% rispetto all’analogo valore del 2003. Quest’ultimo dato mi sembra quello maggiormente significativo per sottolineare l’importanza e la strategicità del mercato russo nel panorama del commercio estero italiano: nello stesso decennio 2003-2012, infatti, l’incremento delle relazioni commerciali italiane con il mondo cresceva del 35%, variazione ben al di sotto di quella registrata con la Federazione russa.

Dai dati FMI-DOTS nel periodo gennaio-settembre 2012, l’Italia ha occupato la 5° posizione sia come Paese Fornitore della Russia (con una quota di mercato del 3,7%) sia come Paese Cliente (con una quota di mercato del 4,2%); rispetto al 2011, l’Italia ha perso una posizione come Paese Fornitore e due posizioni come Paese Cliente della Russia. Nel 2012 le esportazioni italiane in Russia sono aumentate del 7,4% rispetto all’anno precedente, registrando un valore di quasi € 10 mld, mentre le nostre importazioni sono aumentate dell’8,4% rispetto al 2011, attestandosi su un valore di € 18,3 mld. Con riferimento agli scambi merceologici, circa il 22% del nostro export è basato su macchinari e apparecchiature. Segue il comparto degli articoli di abbigliamento e calzature con un peso di circa il 17%. Per quanto riguarda le esportazioni russe in Italia, esse si concentrano per oltre due terzi nel comparto del petrolio greggio e gas naturale e, per oltre il 18%, nel settore dei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

Business Climate

I dati su citati testimoniano la forte complementarietà esistente tra le due economie: da una parte, l’offerta russa di materie prime (petrolio, gas e loro derivati) di cui l’Italia è fortemente dipendente, dall’altra, l’alta specializzazione manifatturiera italiana in grado di soddisfare la richiesta russa sia per i macchinari che per i beni di consumo. Due economie complementari, che peraltro mirano entrambe alla modernizzazione dei rispettivi sistemi economici, puntando sull’innovazione, sulle alte tecnologie, sulla diversificazione, sullo sviluppo delle PMI e dei distretti industriali. Quella tra Italia e Federazione russa è una partnership ampia ed in continuo sviluppo, che presenta nuove opportunità economiche legate all’adesione della Federazione russa al WTO, in quanto tale ingresso favorirà condizioni più favorevoli per lo sviluppo del business e l’ulteriore crescita del commercio e degli investimenti.

Da valutare anche gli eventuali benefici – ancora non quantificabili – per gli operatori italiani che potranno derivare dall’ Unione Economica Eurasiatica tra Russia, Kazakhstan e Bielorussia, che nel 2015 dovrebbe portare i tre Paesi a costituire uno spazio con un’unica politica macroeconomica, doganale, commerciale, fiscale ed una moneta unica. L’Italia è fortemente impegnata, sia a livello istituzionale che imprenditoriale a rafforzare i legami tra i due Paesi. Le visite istituzionali nel Paese del Ministro Passera (10-11 luglio 2012) e del Presidente Monti (22–23 luglio 2012), nonché la riunione del Consiglio di Cooperazione del 17 dicembre u.s. a Mosca, hanno dato ulteriore impulso alle relazioni bilaterali. In particolare, la visita del Presidente Monti ha coinciso con la firma di sei accordi commerciali di notevole importanza.

Opportunità per le imprese

Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, la Russia si è gradualmente aperta al commercio internazionale ed all’attrazione degli investimenti stranieri. Attualmente in Russia sono ufficialmente presenti circa 500 imprese italiane, che operano nei settori energetico, automobilistico, agroalimentare e delle telecomunicazioni. Tra le principali priorità del Governo russo, vi è la creazione di condizioni più propizie per investire nella Federazione, soprattutto per le imprese straniere che possano trasferire tecnologia e contribuire alla creazione di industrie nazionali, localizzando la produzione. A conferma di questa precisa volontà ricordo, tra l’altro, l’istituzione delle Zone Economiche Speciali Federali (ZES), aree sia a livello federale (istituite con legge del giugno 2005) che regionale, che beneficiano di una serie di agevolazioni fiscali, doganali, immobiliari ed amministrative. Accanto alle Zes istituite dal Governo Federale (la legge ne prevede di quattro tipi: Industriale-Produttiva; Tecnico-Scientifica; Turistica e Portuale), sono dieci le regioni che hanno predisposto aree industriali con condizioni vantaggiose per l’investitore: Lipetsk, Vladimir, Uljanovsk, la Repubblica del Tatarstan, Samara, la Repubblica della Ciuvascia, Tula, Kaluga, la Regione di Leningrado e San Pietroburgo.

Ricordo poi altre numerose iniziative volte alla “modernizzazione” del Paese (il Progetto Skolkovo, nato per supportare la necessità di modernizzare l’economia russa e diminuirne la dipendenza da petrolio e gas; l’ampliamento di Mosca; le Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014; i Mondiali di calcio nel 2018; il rilancio del Caucaso del Nord). Inoltre, ulteriori opportunità per gli investitori stranieri si profilano grazie al piano di privatizzazione annunciato dal Presidente Putin in occasione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo del 22/23 giugno. Il 2013 sarà l’anno del Turismo tra Italia e Russia, lo hanno annunciato il vicepremier Dvorkovich e il ministro Terzi a latere dei lavori della XIII Sessione del Consiglio Italo-Russo per la collaborazione economica, industriale e finanziaria. È un progetto di partenariato congiunto degli operatori turistici che i russi hanno già sperimentato nel 2012 con la Cina e che ora intendono replicare con l’Italia grazie all’eccellenza delle sue infrastrutture alberghiere e all’esperienza nella gestione dei flussi turistici.

Iniziative MiSE

Nell’anno in corso, azioni di business scouting, seminari dedicati, incontri Business to Business e l’attività promozionale ordinaria e straordinaria saranno messi a disposizione dei sistemi imprenditoriali dei due paesi per favorire il matching delle opportunità. Ricordo che da poco si è concluso il programma promozionale Exibitaly, realizzato dalla Presidenza del Consiglio con fondi MiSe, nella magnifica cornice rappresentata dalla centralissima ex fabbrica del cioccolato Krasny Octiabr. L’iniziativa è stata dedicata alle eccellenze italiane nei settori di punta del Made in Italy: energia, design, moda, turismo, artigianato e innovazione tecnologica ed agroalimentare. Di particolare rilievo, inoltre, la recente inaugurazione del Centro Tecnologico di formazione e di Servizi per il settore delle macchine utensili, allestito con macchinari italiani, in partnership con l’Università Stankin a Mosca, promosso e finanziato dal Mise in collaborazione con Ice e Ucimu (Unione Costruttori Italiani Macchine Utensili).
Obiettivo del centro è quello di creare una vetrina tecnologica per la promozione della tecnologia di produzione italiana, relativa al settore delle macchine utensili, fornire assistenza per le aziende russe che utilizzeranno i macchinari con il supporto dell’Associazione di categoria UCIMU, e infine contribuire alla creazione di contatti con l’intero settore in Italia.

Il settore della meccanica è, infatti, al centro dell’attenzione delle Autorità governative russe in quanto considerato strategico per la ripresa della crescita economica del Paese. A tal fine, ricordo che, a partire dal 2010, sono stati stanziati dal Governo Russo circa 100 miliardi di Euro per incrementare la produttività e la crescita tecnologica del comparto. Il 5 marzo u.s., il Ministro dell’Industria e Commercio della Federazione Russa, Sig. Denis Manturov, ha effettuato a Mosca un incontro con le aziende europee operanti nel settore della costruzione delle macchine utensili, per illustrare le opportunità di partenariato e di business esistenti in Russia per le aziende del comparto, sia sul versante della produzione che su quello della commercializzazione dei macchinari.

Task Force italo-russa sui Distretti e le PMI

In tale quadro d’insieme si colloca, entrata ormai nel secondo decennio di attività, la Task Force italo–russa sui distretti e le PMI. Essa fa parte, dal punto di vista formale, di uno dei Gruppi di Lavoro previsti nell’ambito del Consiglio italo-russo per la Cooperazione economica, istituito dall’art. 13 del Trattato di Amicizia e Cooperazione, firmato a Mosca il 24 ottobre 1994. Il successo dell’attività della Task Force italo-russa trae origine da vari fattori: la molteplicità dei soggetti coinvolti; l’originalità del suo “format”, inclusivo di più livelli rappresentativi del mondo pubblico e privato, sia italiano che russo; il matching incentrato su progetti concreti; la frequenza delle sue sessioni, che garantisce continuità ai lavori ed ai progetti avviati. Il coinvolgimento delle Regioni e un approccio territoriale diversificato sono tra i principali atout della Task Force: basti pensare che le XXI edizioni realizzate sono state organizzate in 8 diverse Regioni russe e in 8 diverse Regioni italiane (Lazio, Friuli, Veneto, Campania, Liguria, Puglia, Sicilia e Marche), mobilitando ogni volta circa 500 persone tra imprese, associazioni di categoria, università, sistema camerale ed Istituzioni.

Nell’ultima Task Force di San Benedetto è apparso ancora più chiaro il supporto che le Regioni e i territori russi possono fornire per lo sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra i due paesi. Infatti, 8 Regioni russe (Kaluga, Lipetsk, Orel, Nizhny Novgorod, Bashkortostan, Daghestan, Karelia, Ulyanovsk), hanno presentato le numerose opportunità di collaborazione presenti nei loro territori. Molto ricercata la tecnologia italiana, soprattutto nel settore dei macchinari, delle energie alternative ed anche della cantieristica navale (la Karelia vorrebbe sviluppare un cluster navale). Proposte di collaborazione anche nel settore agro-alimentare, nell’edilizia e nella lavorazione del legno. Va sottolineato, poi, come la Task Force in un certo senso sia stata antesignana di politiche che ora trovano maggiore eco. Il presidente Putin, cui si deve appunto l’idea di lanciare questo strumento, ha recentemente annunciato un piano di valorizzazione dei territori, per incrementarne il livello di attrattività per gli investimenti esteri, tenuto conto del loro peso nella crescita economica dell’intera Federazione. L’obiettivo è quello di indirizzare i flussi degli investimenti stranieri verso nuove destinazioni oltre Mosca e San Pietroburgo (destinatarie, secondo i dati di uno studio Ernst & Young’s, di ben il 42% degli IDE diretti in Russia nel periodo 2007-2011). La Task Force è sempre più orientata alla dimensione regionale e imprenditoriale: si pensi che nelle varie edizioni sono state stipulate circa 40 intese private, foriere di sviluppi e nell’ultima edizione sono stati presentati circa 200 progetti di cooperazione.

Per concludere, i rapporti economico-commerciali tra Italia e Federazione Russa, già molto intensi, sono in fase di rapido sviluppo e sono numerose le opportunità di diversificazione degli scambi che si presentano ai sistemi economici dei due paesi, che noi intendiamo promuovere ed accompagnare per rendere sempre più stretto e sinergico il partenariato tra i due Paesi.


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