Nelle ultime settimane le Borse di tutto il mondo sono state scosse da una grave crisi che ha comportato grandi perdite di risparmi e continue oscillazioni dei titoli.
I Governi dei vari Paesi, già provati e presi a contrastare la grave crisi economica che affligge ormai ogni economia, si sono trovati di fronte questa nuova grana; la reazione politica è stata, come dire, disarmante, il sentore è che ormai sono i mercati a dettare la linea politica di un Paese e non viceversa, la misura, infatti, che è stata presa è quella della fiducia, cioè il far intendere che ci sono Governi stabili, che la politica economica è improntata ad una severa austerity con tagli sempre più pesanti alla spesa pubblica, tutto questo per dare garanzie agli investitoti e frenare le oscillazioni finanziarie degli ultimi tempi.
E le persone come hanno reagito di fronte al terremoto finanziario che ha scosso le Borse?
Sembra che le rassicurazioni della politica non abbiano convinto gli investitori che stanno provvedendo a disinvestire ingenti capitali dai mercati obbligazionari e azionari per reinvestire le somme nei money market fund che sono dei fondi finanziari che operano prevalentemente sui mercati Usa e che sono caratterizzati da investimenti a breve termine sulle obbligazioni del debito, per esempio, sui titoli del debito pubblico.
In sostanza gli investitori di tutto il mondo, a fronte della crisi finanziaria mondiale, hanno deciso di procedere con investimenti a breve termine e che abbiano come oggetto obbligazioni sul debito.
La sensazione è che in queste settimane stanno avvenendo degli scossoni finanziari a fronte dei quali la politica sembra non saper come intervenire, e la reazione dei cittadini è quella di un generale scetticismo verso la capacità della politica stessa di far fronte a queste emergenze.
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