No, la mia ospite di oggi non è parente coi fondatori della nota multinazionale di elettronica.
Così come questa battuta non è mia, bensì di Giorgia in persona.
Attrice, conduttrice e scrittrice, Giorgia Wurth (Genova, 1979) mi dà l’idea di essere una di quelle donne rare, che impreziosiscono la vita di chi ha la fortuna di frequentarle. Brava, simpatica e intelligente, Giorgia è riuscita a non rimanere intrappolata nel ruolo della bella donna col ruolo di femme fatale, preferendo arricchire la sua carriera con esperienze molto variegate.
La sua biografia la potete leggere (e scaricare) dal sito ufficiale di Giorgia, quindi non sto qui a ricopiarla inutilmente. Mi limito quindi a citare due lavori che la riguardano e che mi stanno particolarmente a cuore, anche se sono passati più inosservati rispetto ad altri.
Il primo è il cortometraggio italiano di fantascienza Afterville, veramente valido (purtroppo scopro ora che è stato rimosso da Youtube, ma mi auguro che sia ancora caricato su altri siti).
Il secondo lavoro che voglio ricordare è il suo romanzo Tutta da rifare, letto quasi per caso e apprezzato ben più del previsto, vuoi per lo stile di scrittura molto ironico di Giorgia, vuoi perché ha saputo raccontare una storia drammatica senza ricorrere al pietismo o alla retorica.
La trovate anche su Twitter.
E ora, come mi è d’uso fare in questi articoli domenicali, vi lascio a una ricca gallery fotografica.