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Non avrà avuto il tempo neanche per farsi una piastra ai capelli Monsieur Lagerfeld con 86 outfit da progettare. Inizi a guardarla la mattina e finisci la sera con la gola secca e la cispa agli occhi: ma ne vale la pena. Immersa come sempre in una location mozzafiato, un acquario pieno di sassi e coralli bianchi, la collezione si presenta subito come graziosa e classica. Un chiarore quasi lunare dove le iridescenze perlacee dei tailleur di tweed, decorati con piccole paillettes, perle ed impalpabili nastri trasparenti, vengono segnate da sottilissimi grafismi geometrici. I colori, in prevalenza bianco, poi turchese, rosa, grigio e nero, vivono una sospensione marina grazie all'impiego di chiffon leggerissimo e pizzo impalpabile che, attraverso una serie infinita di stratificazioni, realizzano un dialogo decorativo molto interessante. La giacca, in genere abbondante e corta, lascia scoperta la schiena mentre cade morbida sulle spalle, gli abiti hanno colletti sormontati, micropieghe di chiffon effetto ostrica e micro movimenti increspati come coralli. Bella, le 85 proposte non annoiano e rivelano, abito dopo abito, delle suggestioni differenti. Sempre al limite con l'orrido le scarpe: lo stivaletto con piccolo tacco scultura è la piccola ostinazione del vecchio Lagerfeld che ogni volta, come da contratto, va immediatamente dimenticata. Un 8 e mezzo.