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Le pagelle di Napoli-Villareal

Creato il 28 settembre 2011 da Antonoce
De Sanctis 6,5: parate non molto difficili, ma che mettono sicurezza.
Campagnaro 7,5: una vera e propria saracinesca. Non sbaglia nulla, chiude tutto e diventa un incubo per gli avversari.
Cannavaro 5,5: soffre la velocità di esecuzione di Rossi, e rimedia con tutti i mezzi, leciti e non.
Aronica 7: non era facile per lui vedersela con Nilmar, eppure riesce a limitarlo in maniera notevole. Efficace nei raddoppi, pulito nelle chiusure.
Zuniga 6: partita giudiziosa, accorta, soprattutto in difesa, con pochi spunti offensivi, perché Català gioca alto.
Inler 6,5: prende per mano la squadra per buona parte della gara, poi cala alla distanza.
Gargano 7: inesauribile, su ogni pallone, in attacco e in difesa, qualche errore poi esce stremato. Ma bene così.
Dossena 5,5: premiata la generosità, ma non riesce a tenere i ritmi della partita. Spinta in avanti onorata solo in parte.
Hamsik 7: un gran gol, al volo, di grande freddezza, stupendo, che regala al Napoli il vantaggio. Una corsa strepitosa sotto i distinti, un urlo sovrumano di chi è Napoletano ad honorem, e un grido ai tifosi: fatemi sentire il vostro grido, non sento un c… Partita positiva sia in fase offensiva che in copertura. Lo vorremmo sempre così, e speriamo ci accontenti.
Lavezzi 7: assist per il vantaggio di Hamsi, rigore procurato per il raddoppio di Cavani: il solito Pocho decisivo, il solito terrore delle difese che per fermarlo devono fargli male, il solito insostituibile Pocho che in queste partite fa sempre più la differenza.
Dal 32’ s.t. Mascara s.v.
Cavani 7: rigore imparabile ,e gara molto positiva come al solito, a tutto campo. Sfiora il gol un altro paio di volte, ed è un peccato. Poi si fa male per una stortaccia in quella che poteva essere la sua seconda rete. Speriamo di recuperarlo presto.
Dla 27’ s.t. Pandev s.v.
All.: Mazzarri 7: la squadra al di là dei due minuti in cui ha fatto suo l’incontr, è sembrata mesa mlto bene in campo. Il centrocampo è stato solido, le fasce giudiziose in copertura, un po’ meno in attacco, e la difesa in qualche modo ha rimediato alle sortite di Rossi e Nilmar. Quando si vince si ha sempre ragione, e adesso tutti esaltano il suo turn over dopo averlo pesantemente criticato. La verità sta sempre nel mezzo: quest’anno il turn over ci sarà ed è giusto che ci sia, ma la squadra ha la sua ossatura che non va stravolta. La vittoria dà morale e fa ben sperare per il prosieguo. Ora bisogna concentrarsi sul campionato, recuperando pian piano qualche infortunio.

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