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Le pagelle: EMILIO PUCCI FALL WINTER 2011.12

Creato il 11 aprile 2011 da Modainsegniblog
Le pagelle: EMILIO PUCCI FALL WINTER 2011.12
Dopo un bel pò di collezioni-prova e tanti tanti consensi ormai è assodato: Peter Dundas ha la stoffa per fare lo stilista... peccato che non la usi sulle modelle. Il velinismo per Dundas è un diktat, un'influenza infestante che percorre ogni sua collezione con fare sessuale e puttaniero insinuandosi in spacchi vertiginosi, frange e zizze appena appena carezzate da un pizzo ragnatela ad alto tasso glicemico. Il Tirolo, i castelli di Sissi e le favole dei fratelli Grimm: ma quando mai??? Chi ci crede? Un guardaroba che metterebbe KO la Marini e farebbe impallidire la panterona Naomi (e per farla impallidire ce ne vuole) con davanzali esposti ai quattro venti che espongono la mercanzia in offerta come pesce appena pescato. Una creatura in carne che finalmente ha qualcosa da mostrare e che porta la maison a dimenticare le bamboline piatte ed acerbe delle stagioni precedenti perché per Dundas una donna senza tette e' come una un paio di pantaloni senza tasche... non si sa mai dove mettere le mani. Silhouette a sirena, fascianti, disegnano forme ad anfora che sostengono il corpo nelle sue curve con l'ausilio di stampe geometriche e floreali, frange, nastri, pizzo e fiocchi. Gli abiti finali diventano pura celebrazione del corpo femminile con contrasti ottenuti combinando lurex e jersey annodato sul bacino nel lungo mentre, nel corto, la scelta cade sul marabù o sulle giacche napoleoniche decorate di motivi dorati. Un mood grunge e alcolico, prezioso nei materiali come il rettile utilizzato per boots e borse, trasversale, per giorno e sera, e comunque già visto tanto che più che citare sembra emulare lo spirito di Balmain by Decarnin. Bella ma... non si può sempre e comunque pornograficizzare una maison. Un 5 e mezzo.

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