Magazine Lifestyle
Tisci mantiene le promesse della resort 2011, tra l'altro la più interessante tra proposte, pensando ad una conventicola massonica di donne cannibali tutte animalier e sovrapposizioni. Diffidate di questa donna specialmente se avvertite una strana somiglianza tra la zuppa di porri che porta a tavola e vostro cugino, anche quando inavvertitamente vi ritroverete rapiti dal suo guardaroba fluttuante di chiffon nero pece che parla attraverso un fruscio leggerissimo che accarezza le spalle o le gambe sbucando defilato da sotto una gonna... anche quando, chiedendo del bagno, vi indicherà il microonde. Il gioco va per sovrapposizione di lunghezze, corto-lungo-corto lungo e per contrasti cromatici (preponderanza di bianco e nero ammorbiditi da stampe leopardo di gradienti diversi) mentre la silhouette alterna forme attillate a maxi forme aperte con georgette e cady di seta, tulle e crepe. Ancora influenze biker per i gilet tagliati da zip che, come vertebre, arrivano a percorrere il cuore di numerosi volants mentre per i bustini con chiusura bondage di lingue di pelle ed anelli e lavorazioni di ruches vaporose si cita la scherma. Non all'altezza della resort 2011 in cui l'ispirazione aveva prodotto un'evoluzione di capi straordinari che poco aveva della ripetitività di questa collezione che, a tratti, pur essendo molto interessante, sembra non avere un respiro (e in questo caso il cannibalismo non c'entra). Un 7.