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In età pensionabile, dopo aver messo su una panza che da lontano potrebbe tranquillamente essere scambiata per la cassa armonica di una grancassa, Gaultier torna con una nuova ispirazione: la nonna chic. Non è di quelle fissate per la festa delle Pentecoste che ti affliggono col " sei andato a messa?" e ti rifilano di nascosto 50 centesimi in saccoccia rinfacciandoteli poi successivamente, quando rimuovi la sua esistenza per sei mesi, dicendoti "nel momento del bisogno io ti ho aiutato." No, la nonna made in Gaultier non è mai a casa, è sempre a spasso per il paese come uno stercorario, con la sua valigia per la spesa in broccato oro e argento profilato di pelliccia piena zeppa di prodotti per la pelle e muesli e fibre Vitalis (si sa, con l'età oltre alle rughe arriva anche la stitichezza), con la sua cofana di cappelli appena incerati, i suoi trench e i suoi cappotti di tweed segnati da pelle verniciata e pelliccia. Il capospalla è il punto di partenza e di arrivo della collezione e, abbinato a guanti da femme fatale e a pantaloni dalla gamba ampia, viene declinato in vari modi che sembrano seguire diverse necessità: comodo e semplice, raffinato ed elegante, kitsch. Meglio del solito, Gaultier mette da parte i colpi di testa e le sfrociate eighties a favore di un'eleganza comoda e rilassata anche quando si fa pesante. Un 7.