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Le pagelle: JEAN PAUL GAULTIER HAUTE COUTURE SPRING SUMMER.

Creato il 28 gennaio 2011 da Modainsegniblog
Le pagelle: JEAN PAUL GAULTIER HAUTE COUTURE SPRING SUMMER.
Un perfetto esempio di quello che potremmo definire Morte dell'Haute Couture... qualcosa di molto vicino alla morte del cigno ma molto più teatrale, una di quelle cose col botto... tipo una lupara. Ai fini dell'equilibrio cosmico la scienza ci insegna che al mondo tutto è possibile tranne due cose: mischiare nello stomaco mentos (o zucchero) e coca cola e accostare la Belle Epoque e il Can Can al movimento punk londinese... l'avevano detto anche i Maya :"Non si fa". Invece lui l'ha fatto! Organza, chiffon, cristalli, swarovski... e fin qui potrebbe bastare già per un ciclo di collezioni... lana, georgette, gabardine, satin... siamo già all'effetto discarica... jersey, mussolina, pelle... mancano solo delle interiora di pollo ed il gioco è fatto. Una collezione dal sapore antico, anacronistica, fissa su determinati elementi, su un linguaggio vetusto che ora come ora non ha più ragione d'esistere se non per alcuni nostalgici affezionati che comunque non disdegnerebbero una salutare contemporaneizzazione. Gaultier rimane ancora un maestro troppo ancorato al suo tempo, ai suoi tempi d'oro che in questo momento storico sembrano quasi invocare una bella lucidata. Non necessariamente un maestro ha sempre ragione, come in moltissimi casi dimostrati della storia dell'arte spesso ci si ritrova di fronte ad artisti bloccati in un circolo chiuso in cui vengono a riproporsi continuamente e nello stesso modo, senza attualizzazione alcuna, un immaginario e un linguaggio specifici che non riescono ad inglobare l'infinità dei nuovi codici espressivi rischiando di rimanere sempre una voce fuori dal coro... una sorta di solista che spesso è solo una voce stonata. Orrenda: un 2.

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