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Una pulizia che ha dell’incredibile: Raf Simons alla sua ultima collezione per Jil Sander sembra voler resettare il suo percorso all’interno della maison come con una passata di spugna su un vetro ovattato di condensa. I volumi, decisamente over, ricadono abbondanti sui corpi chiusi come in un bozzolo in un metro cubo di stoffa. Decisamente lungo il cappotto si chiude fino alle caviglie con tinte pastello (continuate anche nelle eleganti Mary Jane), scialbe di saturazione, abbinate per contrasto interno-esterno: marrone-rosa, rosa-vaniglia, paglia-rose enfant. Suggestioni couture che ricordano i grandi maestri del mondo della moda, celebrati con citazioni intelligenti usate in modo intelligente: tagli e drappeggi bitorzoluti, silhouette bustier e dettagli in pelle disegnano un’eleganza d’altri tempi, una mordenzatura anni 50 più attuale che mai. Un 8.