
Ed anche Marco De Vincenzo, dopo una serie gravidanze extrauterine, partorisce la sua meraviglia. I marmi di Olympia e l'antica Grecia non erano mai stati così affascinanti: ora la dea greca può smettere pepli ed armature e dedicarsi interamente al recupero di questa meravigliosa collezione. Si apre con un mini completo di pelle bianca micro pieghettata, un accorgimento semplice ed efficace che riprende il motivo di una parete consumata trattata a calce, per poi giungere a tutta una serie di soluzioni di maglia colorata: motivi sinuosi, intrecciati, regalano alla collezione e all'ispirazione iniziale un senso nuovo, eterno. Una misura intelligente dove l'ispirazione, che spesso conduce a qualcosa di banale, serve come pretesto per creare un alfabeto nuovo, pregno di significati. I movimenti grafici della maglia, dipinta a mano con sfumature che vanno dal celeste al magenta, dal grigio al verde, realizzano una dimensione tridimensionale grazie ad un gioco di cavi e pieni che determinano forti suggestioni chiaroscurali. La modella è una colonna scavata che la sera è bagnata di movimenti ondosi di organze trasparenti e guizzi dorati: la maglia lavorata "a sbalzo" raggiunge un effetto scenico incredibile nell'oro incrostato che riflette le tinte vicine in un baluginare continuo di arcobaleni splendenti. Bellissima. Marco ha finalmente regalato all'Italia il suo piccolo sogno. Un 10.
