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Superfici in movimento: multicromie e drappeggi creano chiaroscuri e nebulose che attraverso la macchia delineano una dimensione suggestiva che sembra quasi citare l'impressionismo.
Una classicità pausata, lenta nell'incendere ma frizzante nei colori vibranti che dal giallo corposo al lampone, al celeste, creano un'arcobaleno di tinte sgargianti che la rendono un attimo più dinamica. Grande attenzione al drappeggio, l'origami è morbido, mai irrigidito nella piega indotta, diligente, anche quando sulla gonna cade come una cascata cristallizzata nelle sue curve sinuose. L'elemento feticcio si rintraccia nella manica ad ala, monospalla e non, che spesso si ritrova negli outfit senza sottintendere ciò che da corpo alla collezione: il bisogno di un eleganza garbata e mai urlata. Un garbo che comunque si palesa come una reclusione, un carcere in cui la creatività rimane fissa, ingabbiata in determinati stilemi (non solo dettati dal mercato) che portano a riflettere sul dna del marchio che sembra stemperarsi in prove che nulla conservano del vigore e della forza comunicativa di una volta. Perchè una donna dovrebbe scegliere Mila Schon? Un 4 e mezzo.