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Risvolti tailoring illuminati dalle impressioni di una mattina d'estate: capi pratici ed estremamente femminili giungono all'occhio come una macchia di acquerello penetra le fibre di un foglio di carta. La silhouette e tendenzialmente classica e si struttura con tagli precisi, semplici, vagamente maschili per i tailleur, alternando castissime tuniche di denim a spacchi laterali che, come qipao cinesi, lasciano scoperta tutta la lunghezza della gamba che termina in un zoccolo con tacco e cinturino alla caviglia. Un perfetto daywear per signorine e signore, un guardaroba giusto anche per i giorni segnati di rosso... quelli in cui non puoi fare la ruota perchè non usi i Lines però puoi fare la spaccata per aprire le noci sul pavimento. Psichedelici gli abiti con stampa agrumeto che regalano movimento cromatico ad una collezione che, quasi con mestizia, rimane inbrigliata nelle tonalità spente del bianco avorio, del nero, del navy, del bluette, nei chiaroscuri gettati dalle applicazioni di vimini, senza però risolversi in quell'armonia proposta nella resort che la precede dove il tema botanico si era evoluto in un'armonia di capi che qui non viene neanche minimamente contemplata. Della serie che per fare un'ottima spremuta non serve solamente un chilo di agrumi. Un 5.