
Un guardaroba raffinatissimo, stiloso, fatto di tinte spente nel grigio e di pezzi che, meravigliosamente combinati, regalano una carezza sul cuore. Chi avrebbe mai potuto immaginare che le gemelle Olsen, oltre a sgranare gli occhi e a pettinarsi i capelli a vicenda, potessero dar vita ad una simile fabbrica di meraviglie? Non è qualcosa che colpisce come un affondo, una stilettata allo stomaco, piuttosto giunge leggera, polverosa, come un'aurora in cui i capi, sempre minimali, si svelano piano, al secondo, al terzo sguardo. Le sete leggere, a volte croccanti e satinate, si asciugano nel velour quasi geometrico delle pellicce a pannello o contrastate in un crema denso e in un cioccolato, come in un cremino. Ai piedi, a corroborare questo minimalismo quasi francescano ma profondamente couture, dei sandali bassi con strisce di raso annodate alla caviglia. Meravigliosa, non nascondo la mia totale devozione per questa interessantissima maison a cominciare dalla loro prima collezione. Un 9.