Le pagelle: VERSACE SPRING SUMMER 2013

Creato il 22 settembre 2012 da Modainsegniblog

Non sono le groupie dei Tokio Hotel,  tantomeno quello che rimane di Lory Del Santo dopo un convegno sullo zumpa fitness. Di tutto quello che poteva andare a ripescare dall'archivio di Gianni cosa doveva andare a riesumare Donatella? La seta stropicciata che il fratello aveva proposto a meta degli anni 90. E se già negli anni 90 tanta fortuna non aveva avuto figuriamoci nel 2013 quanta possa averne. Fa un pò "sono appena stata sbranata dai miei pinscher" o "stuprata dal branco" (dove con branco, per ovvie ragioni che non sto qui a spiegare, non intendo l'astrologo di "Branko e le Stelle" delle ospitate Mediaset), con queste tunichette slabbrate di satin costernate in un pizzo lingerie di nappa color nudo (fantastico quando partecipa nei blazer e nei cappotti, molto meno su top, canotte e piccoli vestiti). Sciatto senza sosta con tinture 'tie and dye' che neanche a Paint your Life oserebbero più fare tanto; se a questo si aggiungono poi bretelle borchiate, catenelle d'oro o d'argento sulle cinture, drappeggi, e sandali-stivale che rafforzano quella dimensione meretricia, che sembra incalzare al grido di "Squillino le trombe e trombino le squillo", le recensioni scoppiettanti della stampa ufficiale e dei blogger sono assicurate. Da preferire sempre e comunque alla classica Barbie stretta in abiti a sirena o in pepli-tunichette in stile dea greco-romana. Se non altro nessuno può dire che non sia una collezione "squillante"... in tutti i sensi. Quattro.

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