
Passo falso per Viktor & Rolf che questa volta tornano con evoluzioni scultoree riproposte con un ritmo ossessivo al limite del sopportabile. Creste ed origami caratterizzano ogni capo sulle spalle, sulle tasche, nei colli, con una triade cromatica che comprende solo ed esclusivamente tinte come rosso, bianco e nero.
La collezione è totalmente bloccata nell'artificio tecnico e quando sembra finalmente liberarsene, con un mood da soldato crociato e simboli pagani come la rosa, il concetto che sostiene la collezione si palesa in tutta la sua debolezza: non si vede nient'altro che un'elevatissima destrezza tecnica sotto cui tutto scompare come sotto un vello impietoso. La suggestione diventa pornografia che rende ogni territorio sterile e vuoto specialmente quando ci si accorge che molti di quegli artifici erano già stati impiegati nella FW 2011.12. Peccato, una prova persa. Un 4 e mezzo.
