Un DDL presto presentato dal neo ministro per l'integrazione Kyenge per modificare lo "Ius Soli" e cioè il sostanza abolizione del reato di clandestinità. Questo l'annuncio fatto dal primo ministro nero (e non di colore) della Repubblica Italiana durante la trasmissione televisiva "In mezz'ora".
Tra le varie proposte il ministro Kyenge ha parlato anche di dare la cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati in Italia, eventualmente utilizzato come testimonial il calciatore Balotelli. Un riconoscimento che avviene già in altri Paesi come la Francia, ma che in Italia sembra essere tabù. Stamattina in radio ascoltavo le reazioni della gente: molti contrari perchè temono barconi carichi di donne incinta. Altri favorevoli a patto che i soldi guadagnati vengano investiti in Italia: insomma, guadagni e paghi le tasse anche.
Il reato di clandestinità, la realizzazione di centri di accoglienza per gli immigrati e tutta la normativa legata a questo annoso problema vennero introdotti dal governo Berlusconi per arginare il fenomeno dei barconi carichi di gente disperata. E' servito? non lo so, i barconi sono continuati ad arrivare e con essi anche i problemi. Ora però l'annuncio non ha fatto altro che riaprire una vecchia polemica che minaccia un governo che si regge su labili equilibri.
Proprio le polemiche legate alle dichiarazioni del ministro Kyenge hanno fatto sbottare il centro destra che, se da un lato dice che le posizioni della Bianconfiore sui gay sono le stesse del Papa, dall'altro non ha le stesse idee del Santo Padre in tema di immigrazione.
A calmare gli animi ci ha pensato il premier Enrico Letta che ha dichiarato di avere a cuore il tema del ministro, ma che lo stesso non fa parte dell'agenda programmatica di questo governo. In sostanza cari amici Letta ha voluto dire che in tema di diritti civili questo governo non farà nulla. I Gay sono avvertiti.
Buongiorno, e voi sareste favorevoli a che ai figli degli immigrati venga riconosciuta la cittadinanza?
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