Magazine Diario personale

Le parole che non ti ho detto

Da Key
Gli anni prima di Instagram. Gli anni in cui in foto venivi brutta ma sorridevi.E' strano. La tecnologia a volte ti da un pugno allo stomaco quando non te l'aspetti.Il diario di Facebook. Io girovagavo per un profilo ormai inattivo, non aggiornato e che non so quando (e se) sarà mai aggiornato di nuovo. E così ho trovato le foto dell'estate 2009. Eravamo amiche, spensierate. E tu sorridevi. Ad album terminato avevo un nodo allo stomaco. Certe persone se ne vanno senza avvisare, i rapporti si chiudono così, mentre tutto andava bene.Senza un perchè.Depressione, dicevano.  Forse a meno di vent'anni si capisce così tanto della vita che possono diagnosticarti la depressione. Forse a meno di vent'anni si capisce così poco della vita che quella non era depressione.
Io però ho capito una cosa. Che vivere con il freno tirato è un vivere perso, che se ti manca una persona devi chiamarla, devi andarla a cercare perchè aspettare non serve neanche a far guarire le ferite.
Così provo a chiamarti a casa. Neanche me lo ricordo il tuo numero, tanto è il tempo che è passato. Suona a vuoto. Il cuore batte all'impazzata, quasi ci spero che tu non mi risponda.E poi provo a chiamarti al cellulare. Due volte. Conto gli squilli.Wind, informazione gratui...Sapevo che non mi avresti risposto. 
Guardavo le nostre foto e mi mancavi, ti avrei detto. Non sai cosa mi è successo nell'ultimo anno, ti avrei detto.Sto lottando, lotto ogni giorno, ti avrei detto.Sei forte, ce la puoi fare, ti avrei detto.C'è ancora una lacrima per noi, qui sulla mia faccia. Questo non te l'avrei detto mai. Ero sempre io quella forte tra le due. Eri bellissima, lasciatelo dire, e anche stavolta so che non mi crederai. 

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