Chissà se nevicherà. Se a Natale un candido mantello d’ovatta dovesse adagiarsi sul panorama che ci circonda, siamo sicuri che i più romantici tra noi toccherebbero il cielo con un dito, anche se in questi giorni il maltempo sta facendo seri danni.Comunque una tradizione che viene rispettata, infatti, regala un grande senso di pace e tranquillità. Ma se ci piace fare le cose in grande e vogliamo che i parenti e gli amici che vengono a trovarci per le feste trovino anche un pizzico di allegria, allora dobbiamo fare da soli, senza aspettare con il naso all’insù che qualcuno provveda per noi. Le piante “del Natale” o “della tradizione” sono proprio quello di cui abbiamo bisogno: stella di Natale, agrifoglio, pungitopo, elleboro, ginepro, corbezzolo sono i nomi da tenere a mente. Conosciamoli da più vicino.
Un classico che non appassisce
La Poinsettia pulcherrima, il cui nome ad alcuni di noi dirà poco, non è altro che la popolare stella di Natale. Ne esistono centinaia di varietà diverse per il colore delle foglie, da verde chiaro a verde scuro passando per il variegato, e per quello delle “stelle”, rosso, arancio, rosa tenero e bianco candido in tutte le loro tonalità. Possiamo tenerla in un cestino di vimini da spostare a piacimento e all’occorrenza nei diversi angoli della casa. Coltivata ad alberello o a forma di piramide può anche sostituire il classico albero di Natale mentre le piccole piantine con uno o pochi fiori sono perfette per decorare la tavola, meglio ancora se affiancate da qualche candela. L’atmosfera si scalderà in un attimo.
Per colorare il balcone o il terrazzo puntiamo invece sulle inconfondibili foglie seghettate dell’agrifoglio, Ilei aquifolium, e sulle sue vivaci bacche rosse. Cresce bene in un vaso largo quanto la chioma della pianta ma possiamo anche scegliere di comprare solo qualche ramoscello e alcune palle di Natale da mettere sulla ringhiera o sulla porta di casa. L’effetto scenografico sarà comunque assicurato. Rimanendo tra foglie acuminate e bacche rosso corallo, c’è anche l’elegante pungitopo, Ruscus aculeatus. Usando un sottile filo di ferro, qualche pigna e nastrini colorati, con i suoi rami possiamo costruire una splendida ghirlanda.In alternativa al rosso, il ginepro, o juniperus communis, ci offre i suoi piccoli frutti azzurro-nerastri. Di questa profumata conifera esistono varietà nane alte 50-60 cm e altre che hanno un portamento strisciante e ricadente con cui si possono creare delle belle cascate vegetali. Per chi non vive in zone molto fredde la scelta può ricadere anche sul corbezzolo, Arbutus unedo, un sempreverde che fiorisce in pieno inverno e che si accontenta di un normale terriccio universale. Infine, non devono mancare i fiori candidi o sfumati di rosa dell’elleboro, da molti conosciuto anche come “rosa di Natale” Ora non ci rimane che mettere delle lucine, intermittenti( vanno molto di moda le lucine a basso consumo a tecnologia led), nei punti strategici della casa e aspettare gli ospiti. Che poi non vorranno più andare via. Ora prima di salutarvi vi ricordo che mi trovate anche su Roses/blog con tantissime rubriche.
Un abbraccio la vostra :