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Le "piramidi" nordamericane di Cahokia

Creato il 04 maggio 2013 da Kimayra @Chimayra

Una ricostruzione del centro di Cahokia, Illinois

Una "piramide" di trenta metri di altezza in America, nello stato dell'Illinois, attorniata da decine di "piramidi" minori. Si tratta della Monks Mound e di Cahokia, il più grande sito archeologico nordamericano, inserito nella lista Unesco del Patrimonio dell'Umanità.
In Illinois, dove sorge questa insolita struttura, alla metà dell'XI secolo d.C. alcuni villaggi agricoli diedero origine ad una vera e propria città. attorno a Monks Mound vennero create quattro piazze circondate da piramidi minori. La città ospitò, in breve tempo, ben 15.000 abitanti su un'estensione di oltre 8 chilometri quadrati.
Monks Mound è, in realtà, una grande struttura terrazzata, la cui grandezza è inferiore solo alla Piramide di Cholula e alla Piramide del Sole a Teotihuacan, in Messico. E' da sottolineare che i nativi americani iniziarono a edificare mounds già nel III millennio a.C., ben duemila anni prima dei loro "colleghi" mesoamericani.
Cahokia era la capitale della più complessa entità politica del Nordamerica. E' anche la testimonianza, proprio attraverso i suoi mounds, di una ben strutturata organizzazione sociale imperniata su un forte potere centrale. Gli archeologi hanno esplorato la fossa esistente ai margini della piazza centrale, scoprendovi i resti di oltre 14.000 cervi, 600 cigni privi di ali (utilizzate, forse, per creare ventagli cerimoniali), un milione di semi di tabacco, ceramiche di lusso e rifiuti di vario genere.

La Birdman Tablet ritrovata
all'interno di Monks Mound

Recenti analisi chimiche hanno anche permesso di identificare tracce di Black drink, una bevanda a base di Ilex vomitoria (una sorta di agrifoglio oggi presente lungo la costa del Golfo del Messico. Contiene alcaloidi come la caffeina e la teobromina. La pianta doveva essere importata nell'antica Cahokia, dove se ne faceva un largo uso) che, dopo il contatto con gli europei, i nativi del Sudest utilizzavano durante le cerimonie religiose collettive. Significato rituale e politico aveva anche il gioco del chunkey, che veniva praticato nella piazza più importante della città.
Il chunkey era un gioco rituale molto diffuso in Nordamerica, prima dell'arrivo degli europei. Consisteva nello scagliare una lancia o un bastone cercando di prevedere il punto in cui un disco di pietra, fatto appositamente rotolare, sarebbe caduto a fine corsa. I più antichi dischi di chunkey risalgono al 600 d.C. e sono stati ritrovati in un'area che, più tardi, sarebbe caduta sotto l'influenza di Cahokia. Alcuni di essi sono stati realizzati con rocce semipreziose e molti giocatori di questo popolare passatempo sono stati raffigurati in statuette in pietra. Spesso, in caso di sconfitta, i giocatori perdenti si suicidavano.

Ricostruzione di una sepoltura all'interno di un mound

Lo scavo di una delle piramidi del sito, denominata Mound 72, ha portato a sorprendenti scoperte: vi furono seppelliti due maschi adulti, separati da un mantello a forma di falcone composto da 20.000 perline di conchiglia. Tutt'intorno ai corpi giacevano delle punte di frecce suddivise per tipologia, forse offerte lasciate da gruppi di provenienza diversa. Altre fosse contenevano, invece, resti di sacrifici umani, con i defunti suddivisi per sesso e accompagnati da offerte. Sono state trovate decine di donne sacrificate che gli archeologi hanno collegato al culto della divinità ctonia Venere-Stella della Sera, sconfitta dall'eroe guerriero Red Horn-Stella del Mattino, raffigurato spesso come un uomo falco.
Le ricerche etnografiche hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la complessa mitologia dei gruppi di lingua siouana, i quali condividevano il mito di Red Horn, noto anche come "Colui che porta volti umani sulle orecchie" e "Colui che è colpito con polmoni di cervo". Red Horn era l'ultimo di dieci fratelli ed era riconoscibile da una lunga treccia rossa. Insieme al suo amico "Tempesta mentre cammina", Red Horn sconfisse e sterminò dei giganti e un "Uccello del Tuono". L'unica superstite fu una gigantessa che divenne la seconda moglie di Red Horn. Successivi scontri con altri giganti segnarono, però, le sconfitte di Red Horn e del suo amico. Alla morte di Red Horn, le sue due mogli diedero alla luce due figli: uno che aveva orecchini vivi in forma di volti umani, come il padre, e l'altro che aveva gli stessi volti sui capezzoli. Cresciuti, i due fratellastri, affrontarono e sconfissero i giganti e resuscitarono il padre e l'amico macinando le loro ossa.

Archeologi al lavoro a Cahokia

Tra i discendenti degli antichi cahokiani vi sono gruppi nativi di lingua siouana, come i Dhegiha-Sioux che, in epoca storica, occupavano le pianure centrali ad ovest del Mississipi. Oggi i nativi di etnia Osage, facenti parte del grande gruppo Dhegiha-Sioux, rivendicano la discendenza diretta dagli antichi Cahokiani
A Cahokia stanno lavorando archeologi ed antropologi del Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell'Università di Bologna. Gli scavi recenti hanno messo in luce abitazioni antecedenti alla nascita di Cahokia (900 d.C.) e del periodo finale della cultura che essa espresse (1300-1400 d.C.). Sono stati particolarmente studiati alcuni edifici in legno costruiti nella piazza principale. Nel 1050-1100 a.C. venne eretto il primo edificio circolare di 13 metri di diametro, seguito da un altro, qualche anno dopo, di ben 24 metri di diametro.

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