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Le pitteddre (crostatine) sono un altro elemento gastronomico tipico del Salento.

Da Marisa

Crostatine (Pitteddre)

Ricetta per persone n.

4

Ingredienti:

500 g di farina 00
1 limone non trattato
confettura di uva o di ciliegie
olio extravergine di oliva
sale
farina per la placca


Preparazione: 45’ più il tempo di riposo + 20’ di cottura.

  • Versate la farina sulla spianatoia, fate la fontana e al centro mettete 100 g di olio, la scorza del limone grattugiata e una presa di sale.
  • Impastate insieme tutti gli ingredienti lavorandoli a lungo fino a ottenere una pasta morbida ed elastica; se la pasta risultasse troppo soda aggiungete un poco di acqua.
  • Stendete la pasta con il matterello in una sfoglia sottile e, aiutandovi con l’apposito stampino con il bordo dentellato o con un piattino da caffè, ritagliate dei piccoli dischi.
  • Distribuite al centro di ognuno 1 cucchiaio di confettura, preferibilmente di uva o in alternativa di ciliegie; rialzate i bordi dei dischi in modo da formare dei cestini e guarnite la superficie con i ritagli di pasta.
  • Disponete le pitteddre sulla placca, unta di olio e infarinata, e passate in forno caldo a 190 °C per 15-20 minuti, fino a quando risulteranno dorate. Servitele tiepide o fredde.

Vino consigliato: servite i biscotti con un vino dolce come il Moscato di Trani o l’Albana di Romagna amabile.

albana_dolce

Dopo aver ottenuto la DOC nel 1967 , l'Albana di Romagna è stato il primo vino bianco italiano ad ottenere la denominazione di origine controllata e garantita DOCG nel 1987. La presenza del vitigno albana in romagna risale al XV secolo , quando l'agronomo bolognese Pier Crescenzio ( Pietro de Crescenzi ) ne raccontò le caratteristiche nel trattato Ruralium Commodorum; ancora più antiche sono le tracce della viticoltura intorno al comune di Bertinoro , che coinvolgono personaggi quali il Barbarossa e la figlia dell'imperatore Teodosio , Galla Placidia , pur senza citare che il vino da loro apprezzato fosse prodotto col vitigno Albana.

Zona di produzione: tutto il territorio dei comuni di Bertinoro (FO), Borgo Tossignano (BO), Casalfiumanese (BO), Castel San Pietro Terme (BO), Dozza Imolese (BO), Fontanelice (BO), Castrocaro e Terra del Sole FO), Longiano (FO), Meldola (FO), Montiano (FO), Roncofreddo (FO), Brisighella (RA), Casola Valsenio (RA) e Riolo Terme (RA); parte del territorio dei comuni di Imola (BO), Ozzano dell'Emilia (BO), Cesena (FO), Forlì (FO), Forlimpopoli (FO), Savignano sul Rubicone (FO), Castel Bolognese (RA) e Faenza (RA).
Per descrivere e celebrare questo classico vino bianco di Romagna si tramanda una una antica leggenda che vale tutto un discorso.
Si racconta che la figlia dell'imperatore Teodosio, Galla Placidia, assaggiò per prima questo vino durante una sosta in un paesino della Romagna. Le fu servito in una rozza brocca di terracotta ma appena l'ebbe bevuto fu estasiata dalla bontà di quel nettare tanto che esclamò: "Non così umilmente ti si dovrebbe bere, bensì berti in oro, per rendere omaggio alla tua soavità!".

Da allora, si dice, alla corte di Ravenna si bevve Albana in preziosissime coppe dorate e che il paese dove la principessa si fermò a ristorarsi prese il nome di "Bertinoro", nome che ancora oggi conserva. Risulta inoltre che Federico Barbarossa, al tempo in cui fu ospite della contessa Frangipane proprio a Bertinoro, fosse talmente entusiasta dell'Albana da concedersi frequenti sbornie.
Oggi Bertinoro, in provincia di Forlì, è giustamente considerato il cuore della produzione dell'Albana di Romagna. La Doc Albana di Romagna risale al 1967 e nel 1987 gli è stata conferita l'ambita Docg primo tra i vini bianchi italiani.

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Le pitteddre (crostatine) sono un altro elemento gastronomico tipico del Salento.


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