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Le prerogative di chi viaggia: vedere il proprio paese dall'esterno

Creato il 31 maggio 2014 da Pulfabio
Oltre a darti la possibilità di scoprire posti nuovi viaggiare ti permette anche di osservare il tuo paese da un punto di vista diverso, di elaborare riflessioni leggermente più neutrali e personali di quelle che riesci a produrre quando stai in mezzo al fracasso che rimbomba in patria, visto che a migliaia di chilometri dal raggio d'azione di RAI e Bar Sport di Grillo, Berlusconi e Renzi non gliene frega un cazzo a nessuno. A me è successo anche di recente, dopo le ultime elezioni.
Soprattutto se osservati dall'estero, lontano da bar e TV appunto, gli italiani sembrano avere con la politica il rapporto che potrebbero avere con un passatempo qualunque, un po' come il tifo calcistico, i giochini col telefono o le partite a briscola. L'entusiasmo suscitato da un ricco imprenditore o un comico col dente avvelenato sono solo i casi più evidenti. Ma ce ne sono anche di più contorti, incomprensibili, addirittura schizofrenici. 
Gli elettori del PD, per esempio,  poco più di un anno fa hanno persino pagato per dare un sostegno di massa a Bersani, trombando di fatto Renzi, con un conseguente mezzo flop del partito alle elezioni. In pochi mesi Renzi è riuscito a purgare i vertici, è diventato segretario e alle elezioni ha trionfato col 40 per cento. Mi chiedo su che basi concrete l'elettorato, italiano in genere, non solo del PD, abbia cambiato radicalmente idea. Forse la grafica della nuova versione del giochino preferito? L'acquisto di un nuovo centravanti per la loro squadra? O l'asso di bastoni che hanno appena pescato? 
Ma, soprattutto, non potevano scegliere Renzi come guida per il prossimo ventennio già un paio d'anni fa?

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