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Le previsioni della Banca centrale europea

Creato il 23 gennaio 2011 da Mutuonews

europaNel bollettino di gennaio della Bce, si evidenzia che l’urgenza da affrontare in campo europeo è quella dei debiti pubblici dei Paesi dell’eurozona, urgono, secondo la Bce, riforme strutturali in grado di dare stabilità al sistema economico europeo.

Preoccupano, in particolare, i debiti pubblici della Spagna, del Belgio e dell’Italia, così come preoccupa l’arresto della crescita dei salari dovuta soprattutto alle problematiche economiche che interessano la Germania e l’Italia.

La Bce prevede che nei prossimi mesi vi sarà un aumento dell’inflazione; a dicembre il tasso di inflazione sui 12 mesi è salito al 2,2%, valore superiore alle attese che riflette ampiamente prezzi dell’energia più elevati e nei prossimi mesi il tasso di inflazione potrebbe registrare ulteriori temporanei aumenti, collocandosi verosimilmente poco sopra il 2%, soprattutto a causa degli aumenti delle materie prime, per poi tornare a moderarsi sul finire dell’anno.

La Bce rileva ancora che le banche europee devono rafforzarsi per poter finanziare la ripresa economica, e in tal senso si riscontra il dato positivo che le banche “negli ultimi mesi hanno ampliato l’offerta di credito al settore privato in un contesto in cui le dimensioni complessive dei loro bilanci sono rimaste sostanzialmente stabili.  Dovranno ancora dimostrarsi capaci di incrementare la disponibilità di tali finanziamenti a fronte di un ulteriore aumento della domanda, la Bce, nella noto continua rilevando che per “per raccogliere questa sfida è indispensabile che le banche trattengano gli utili, ricorrano al mercato per rafforzare maggiormente la propria componente patrimoniale oppure sfruttino appieno le misure di sostegno pubblico a favore della ricapitalizzazione”.


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