Grazie, ma io non ci casco.
Lo strumento per rappresentarmi al governo c’è già e ci hanno pensato nella Costituzione e si chiamano elezioni politiche con il quale si scelgono i parlamentari. Poi il capo dello stato sentite tutte le forze elette nomina un presidente del consiglio che presenta una sua lista di ministri e cerca l’appoggio del Parlamento. Tutto chiaro e semplice.
Negli ultimi vent’anni con la cosiddetta seconda repubblica hanno imbrogliato le carte. Ci hanno prima convinto che tutti i mali si risolvevano con il sistema maggioritario, hanno iniziato a parlare di coalizioni, di sbarramenti e infine con la legge porcellum ci hanno revocato la possibilità di scegliere i membri del parlamento.
Mentre monta il consenso all’anti-questa-politica con in testa Grillo tutto questo parlare di primarie mi è parsa quindi un ‘po di imbroglio. Scegliere il prossimo candidato premier (ricordo che in Italia abbiamo invece il Presidente del Consiglio con tutt’altri poteri) non mi interessa. Io voglio poter scegliere chi siede negli scranni di Montecitorio e Palazzo Madama. E’ da questi che mi attendo la giusta spinta alla crescita del paese magari sostenendo le giuste persone con responsabilità di governo. Non scherziamo è da mesi che non si mettono d’accordo per una più onesta legge elettorale e non ne fanno niente se non cercare il modo di depotenziare le probabili nuove forze in campo.
Con questo non biasimo nessuno dei quasi quattro milioni di italiani che hanno fatto la fila (anzi due) e speso due euro per accedere al teatrino di queste primarie, ma il loro spirito di cambiamento mi auguro di averlo alle urne del prossimo anno perché non ne posso più di vedere le solite facce che dicono le solite cose, mentre fanno solo i loro comodi.