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Le prime luci ad illuminare le vetrine dei negozi e a ste...
Creato il 20 dicembre 2014 da Candia Piedigrossi @Papers_CandiaPLe prime luci ad illuminare le vetrine dei negozi e a stendersi sulla città come una ragnatela di comete immobili a ricordarci che un nuovo Natale si avvicina, offuscato dagli occhi stanchi di chi non ha tempo di fermarsi, soffermarsi su ciò che lo circonda. Un Natale veloce, che prorompe e sparisce, un'atmosfera un po' forzata, seppur sempre magica, che si azzera in un tempo talmente rapido da annientarlo. Un tempo senza tempo, che perde la concezione del movimento per quanto sfrecci, come uno pneumatico che ruota talmente veloce da sembrare immobile. Il tempo è questa ruota che si muove inesorabilmente ma sembra rimanere sempre allo stesso posto, tanto da annullare il movimento, tanto da annullare il tempo stesso. E il Natale è una scintilla, un riflesso di luce sul cerchione, che col passare degli anni si annerisce un po' dal fumo delle altre macchine, eppure ciò significa che l'auto ha camminato tanto e di ciò non c'è che esserne orgogliosi. Poi, la sera, il tempo si ferma, giusto un attimo per farti osservare il paesaggio dal finestrino, ed ecco che ammiri quelle luci, ed ecco che sorridi incantata ai colori della notte.
Per me il Natale non è niente, è un ricordo, è un sogno, una magia, qualcosa che osservi da un finestrino, qualcosa che c'è anche se tu non vuoi, qualcosa che se non c'è ti manca. Natale, per me, è famiglia, sono le voci che ti circondano ogni giorno e che si confondono tra loro senza quasi ascoltarle ed è quel silenzio che ascolti quando loro non ci sono. Per me il Natale è credere, credere negli incanti fanciullini. Perché ciò che importa di più, è proprio questo: credere. Che sia un Dio, che sia Babbo Natale, lo pneumatico oltre a girare avanza realmente solo se tu credi. Credere in un sogno, un'ambizione, un futuro, l'amore; credere in un sì, in un no, credere di non credere. Ma credere. E questo Natale che non sento per niente e che sento proprio per colpa della sua assenza, lo voglio trascorrere così, nella consapevolezza, nella bellezza, del credere.
Con un sorriso sullo labbra e tanta pace nel cuore, in questa sera immobile, non posso che augurare a tutti di non smettere mai di crederci!
"Non ho vogliadi tuffarmiin un gomitolodi strade..."(Natale, Ungaretti)
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