Le principesse non camminano scalze sui sassi, ma che scarpe si mettono?!

Creato il 07 giugno 2012 da Scaccoalleregine @ScaccoALeRegine

Tutte noi vorremmo avere dei piedini da Cenerentola, sempre belli, curati, con le unghie smaltate e perfetti da esibire anche in una scarpetta di cristallo!
Ma ci ammazziamo sui tacchi splendidi come quelli di Louboutin ma anche spesso scomodi e fatali per le nostre estremità, a meno che non si indossino a chilometro zero, con un tattico tacco10-casa-auto-locale-auto-casa-letto.
Camminare sulla sabbia del nostro amato mare che ci bagna per tre lati (o tutt'intorno per gli isolani) fa anche bene: una sorta di scrub e un benefico massaggio.
MA CAMMINARE SUI SASSI?!
Molte zone del mar Ligure e del Tirreno hanno i sassi. E al lago ci sono sempre i sassi! E abbiamo anche molto mare con SCOGLIO!
Ecco un revival anni 80 che sicuramente molte di voi avranno vissuto sui propri piedi, anche se allora non avrebbero voluto. Io avevo una versione sfigatissima blu elettrico trasparente. Puah.
Già tre anni fa le scarpe in plastica lucida e colorata sono esplose nei fashion outfit, naturalmente proponendosi per la città e non per andare a fare il bagno laddove ci sono i sassi. Marc Jacobs, Vivienne Westwood, Givenchy, e altri stilisti noti. Melissa è il leader delle scarpe plasticose e Kartell insiste ogni anno. Oviesse ce le propone a un prezzo umano. Ma disumano è il sudore e l'appiciccaticcio che queste calzature anti-geox sono capaci di provocare.
Ma voglio rimanere in tema calzatura da spiaggia sassosa o scogliosa.
Per dimostrare che SI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO.
Perché se le proposte di oggi per salvaguardare il piedino sono queste che seguono, allora erano meglio le sfigatine che ci sono sopra!!! O NO???


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