Amélie nothomb copia il suo stile

Amélie Nothom copia il suo stile

Qualcosa sulla moda ha da dire Amélie Nothomb, scrittrice belga, un’infanzia in Giappone dove suo padre diplomatico ci lavorava. Ventidue romanzi e 18 milioni di copie vendute nel mondo, fino all’ultimo Petronille uscito in Italia per le edizioni Voland l’hanno resa più che famosa. Direi una gotica star. La vita di uno scrittore sarà pure bella ma non è così facile, come lei stessa afferma: “anche per gli scrittori di bestseller esistono ruoli molto difficili”. L’urto con Vivienne Westwood è uno di questi. “Indossava una gonna di tweed dorato e sopra una specie di guêpière dello stesso colore. Un’arpia bassa e grassottella, è eccentrica ma comunque borghese. La Westwood mi chiese di portare a spasso Beatrice, il suo barboncino nero rasato all’ultima moda. Al nostro ritorno domandò di che consistenza fosse la cacca e quella fu l’unica volta in cui mi ascoltò scrupolosamente. Per il resto dell’intervista, commissionata da un giornale francese, mi trattò con disprezzo”. Se non avete ancora letto nulla di lei iniziate a vedere il film di Stefan Liberski Il Facino discreto dell’amore, è tratto proprio dal libro della Nothomb Nè di Eva né di Adamo.