(rivolgendosi all’intervistatrice) Sa dove si vinceranno le prossime elezioni? Tra gli studenti, i giovani disoccupati, gli operai: tutta quella gente che ha una grande voglia di partecipazione, e mi creda ce n’è tanta, ma non si riconosce in un partito. E noi sindaci possiamo fare una campagna elettorale vincente. Il messaggio che deve passare è che la rivoluzione si può fare governando non stando all’opposizione.
Le elezioni, generalmente, sono sempre state vinte tra quelle categorie che De Magistris elenca, è naturale che sia così. Forse è accresciuto il peso specifico di studenti, disoccupati e operai data l’incertezza del futuro e la delicata fase economica che stanno attraversando. Ma ciò che De Magistris dimentica di dire – sintomo di una classe politica poco conscia del momento – è che la prossima tornata equivarrà ad una prova del nove. Non ci sarà la possibilità di riprovarci, chi fallisce corre il rischio di non potersi ripresentare in seguito. De Magistris e gli altri colleghi facciano bene quello per cui sono stati votati dai cittadini: i sindaci. Comunque il loro apporto in campagna elettorale non mancherà di certo.