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Le Provincie rubate ai cittadini piacciono ai politici.

Creato il 10 ottobre 2014 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Le Provincie rubate ai cittadini piacciono ai politici.
Pubblichiamo alcune considerazioni di Gabriele Rigoni sulle recenti elezioni provinciali che hanno visto l'affermazione personale di Filippo Fritelli, Sindaco di Salsomaggiore, eletto Presidente. Tra i consiglieri è risultato eletto anche il nostro Sindaco Andrea Massari. 
Come noto la Provincia è, dopo la riforma, un organo di secondo livello, gli elettori non sono i cittadini ma votano solo sindaci e consiglieri comunali e pure i candidati devono essere già sindaci o consiglieri comunali. Il voto è poi “pesato” in base alla popolazione del comune di appartenenza di ciascun elettore, ad esempio, il voto di un consigliere del comune di Parma vale trenta volte il voto del Sindaco di Polesine. In poche parole a nominare duca e vassalli sono valvassori e valvassini, il popolo applaude. Un sistema sofisticato che ispessisce il potere di alcuni e che mantiene immutata la burocrazia.  Gabriele Rigoni ne da qui una valutazione politica dando anche il "clima" di come hanno vissuto questa esperienza i cinquecento elettori tra promesse e tradimenti con la complicazione della matematica. 
Le Provincie rubate ai cittadini piacciono ai politici. Presidenza della Provincia di Parma e non solo  – considerazioni – 
Le Provincie rubate ai cittadini piacciono ai politici.Al Pd piace vincere facile e Frittelli ne fruisce le conseguenze a Parma ...con la legge Del Rio e il movimento 5 stelle in appoggio, governerà le province per l’eternità. ..e di certo non le cancellerà mai perché saranno formidabili serbatoi di poltrone e quindi voti.
Hanno solo cancellato le elezioni per i cittadini, non le province, come pare essersi finalmente accorto anche il nostro amico sindaco di Fidenza che le dava invece per morte fino a pochi giorni fa...
La riforma delle province, passata quasi sotto silenzio, e’ in realtà un colpo di mano assimilabile quasi ad un colpo di Stato, dato che assegna ad un partito, il Pd, la pratica sicurezza di egemonizzare nel tempo l’amministrazione di questi enti, mi spiego in due parole che meritano di essere valutate da ogni cittadino.
Se a votare vanno solo i consiglieri comunali e questi sono eletti con premio di maggioranza, unendo questo fatto alla pratica constatazione che ad oggi il partito di gran lunga maggiormente presente nelle amministrazioni comunali piccole e grandi è proprio il Pd, è ovvio considerare che le elezioni provinciali riservate ai soli consiglieri comunali fungono da moltiplicatore del premio di maggioranza comunale, con ciò assegnando la vittoria in anticipo al Pd, ora e per gli anni a venire, a meno di harakiri difficilmente ipotizzabili.
Il fatto di aver tolto ogni stipendio ai consiglieri e’ tanto per gettare fumo negli occhi, in realtà abbiamo appena visto come si siano tutti, sotto sotto, piano piano, scannati per far parte del consesso e per farvi entrare solo chi è più vicino a certe logiche.
Li si decideranno posti e potere, lì bisogna esserci e l’ha capito anche lo scaltro sindaco di Parma, che si stava muovendo di conseguenza in spregio alle direttive del proprio movimento, ma , anche lui sott’acqua, si e’ mosso lo stesso in modo determinante e coerente all’antica tradizione politica.
Ero e sono convinto, da oggi ancora di piu’, che non si parlerà più di abolizione delle Province, il sacco e’ fatto e riuscito alla perfezione, un bravo a Del Rio, novello Richelieu per la sua parte, ci vuole tutto.
Trovo poi molto sospetto di accordi segreti il comportamento dei 5 stelle di Parma città, che avrebbero potuto scegliere di ribaltare il voto a favore dei civici, ma hanno invece negato ogni tentativo di approccio e discussione istituzionale, in modo anche maleducato, salvo gli esponenti del movimento in Provincia.
Poi nell’urna, hanno votato o Pd o bianca.
Direi vergogna e tradimento del mandato dei loro elettori, in funzione di cosa, lo vedremo nei prossimi mesi quando si faranno le prime nomine.
In bocca al lupo al nuovo Presidente.

Gabriele Rigoni

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