Non potevo non provare anche la versione di magro.
Nel giorno in cui mi sono data ai plin al brasato, avevo pronta anche la versione "di magro", utilizzando parte degli ingredienti (le coste della bietola) che non erano entrate nella versione di carne.
La velocità con cui si eseguono queste raviole, ti stimola a rifarle e rifarle.
Si congelano con facilità, si porzionano in sacchettini pronti per il pranzo della domenica, ci si sente massaie piene e felici ed anche un po' simili alle nostre mamme e nonne (che però congelavano poco).
Il mio ripieno è rustico, molto semplice e saporito, saltato fuori semplicemente per riciclare dei gambi di bietola che avevo lessato e di cui non sapevo bene cosa fare.
Mi è venuta in mente mia suocera, che con le parti dure delle verdure ci fa "Il pancotto", una delle robe più modeste e più buone mai mangiate.
Mi sono anche detta che la moglie del contadino non poteva scartare niente, che anche i torsoli di pera erano buoni davanti ad una bocca affamata.
E su questo principio ho tirato fuori il mio ripieno povero.
Se posso essere sincera, l'ho amato più di quello ricco!
Le raviole del plin del contadino. Ingredienti per 4 persone
Per la pasta(secondo la ricetta di Elisa)
200 g di farina 00
1 uovo intero grande
2 tuorli grandi
Per il ripieno
100 g di gambi di bietole (peso già lessate)
1 patata grande
1 spicchio d'aglio
200 g di robiola di capra
50 g di pecorino stagionato
un cucchiaino di polvere di rosmarino
la scorza grattuggiata di mezzo limone
un ciuffetto di prezzemolo tritato finemente
olio extravergine qb
sale
pepe nero macinato fresco
Per il condimento
4 cucchiai di olio extravergine
un rametto di timo
un rametto di rosmarino
pecorino stagionato per rifinire
Preparate la pasta come spiega Elisa qui .
Avvolgetela nella pellicola e fatela riposare mentre preparate il ripieno.
Per il ripieno, pelate una patata e dividetela in 4 parti.
Eliminate i filamenti dai gambi di bietola quindi lavateli accuratamente.
Versate la patata ed i gambi in una casseruola con acqua bollente e salata e fate cuocere fino a che la patata non sarà morbida ma non sfatta.
Scolate bene quindi fate scaldare l'olio con uno spicchio d'aglio, lasciate che l'olio si aromatizzi senza far bruciare l'aglio, quindi aggiungete le verdure.
Mescolatele con delicatezza e fatele insaporire bene.
Mettete le verdure nel mixer e riducetele in purea.
Trasferite il composto in una larga ciotola, aggiungete la robiola, il pecorino grattugiato, la polvere di rosmarino, il limone, il sale ed il pepe e mescolate con cura. Aggiustate di sale se necessario.
Tirate la sfoglia sottile con la macchina per la pasta e ricavate delle strisce larghe c.ca 6/7 cm.
Posizionate delle noccioline di ripieno (questo ripieno si presta ad essere porzionato con il sac a poche, ma io non lo avevo) al centro della pasta quindi seguite le spiegazioni che ho dato qui.
Tagliate le vostre raviole secondo il metodo spiegato da Elisa in questo chiarissimo video e buttatele nella capiente pentola dove starà bollendo abbondante acqua salata.
Quando le vostre raviole saranno pronte, saliranno a galla.
Scolate bene ed impiattate.
Conditele con olio extravergine che avrete scaldato con un rametto di timo e rosmarino. Rifinite il piatto con una bella spolverata di pecorino stagionato.
NOTE: In questo ripieno non ho voluto aggiungere l'uovo affinché restasse cremoso dopo la cottura. L'uovo è un addensante che crea anche un aumento di volume del raviolo stesso. In questo caso, il raviolo resta morbido ed il ripieno molto cremoso.
Questa è la mia seconda ed ultima versione per le Raviole del Plin di Elisa per l'MTC di Settembre 2013