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Le regole del benessere | 7. Dove stiamo andando?

Da Racheleceschin

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Mi chiamo Stephen Hawking, fisico, cosmologo e un po’ sognatore. Anche se non posso muovermi e sono costretto a parlare attraverso un computer, nella mia mente sono libero.

Libero di andare dove? Qual è la vera meta del nostro viaggio?

Qualche sera fa ho avuto uno spunto per riflettere. Sono andata al cinema a vedere “La teoria del tutto”, un film biografico diretto da James Marsh ed interpretato da Eddie Redmayne, nei panni del giovane Stephen Hawking, celebre fisico, astrofisico e cosmologo.

Al di la delle sue competenze in fisica e astronomia, mi ha colpito molto la tenacia di quest’uomo nella ricerca di qualcosa di quasi impossibile da dimostrare (ancora ci sta lavorando). Una vita sospesa tra il lottare e il non arrendersi davanti alle molteplici difficoltà che la vita gli serba. Non è banale e neanche così scontato.

Come ci riesce?

Come possiamo noi affrontare tutti gli intoppi, le sofferenze, gli imprevisti della vita senza toglierci la forza per fare qualcosa di importante?

Quando dico importante non intendo arrivare a vincere un Nobel per la pace o trovare la cura per il cancro. Hawking per esempio ha dedicato la sua ricerca interamente a dimostrare qualcosa che di fatto non avrebbe cambiato la vita proprio a nessuno. Il punto, forse, è avere sempre ben chiaro dove sto andando, consapevole che questa direzione e la meta stessa nel tempo subiranno digressioni e spostamenti. Perché di fatto non sappiamo quando cambierà il vento e sposterà i nostri orizzonti, noi ci siamo oggi ed è solo in questo momento che possiamo lottare.

Quando parliamo di obiettivi spesso ci immaginiamo qualcosa di materiale e raggiungibile: un posto di lavoro tanto sognato, uno stipendio equo, un fidanzato o una fidanzata meravigliosi, insomma obiettivi concreti. In questo caso l’idea è di spingerci un po’ più in là. Spingerci a riflettere sul vero grande obiettivo che fa da sfondo al mio cammino, quello per cui davvero mi alzo tutte le mattine e faccio cose. È davvero per quel lavoro, per quella casa, per quell’amore non corrisposto? Per il Professor Hawking credo abbia a che fare con il sogno di poter spiegare la nascita dell’universo con una solo e semplice equazione. Vi sembra una meta raggiungibile?


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