
Le cose non sono strettamente collegate, ma l'una mi riporta inevitabilmente all'altra. Il baratro decisionale nel quale vago, non è facile a dipanarsi: aspetto fine agosto o vado tra oggi e domani dal barbiere?!Quando ti tagli i capelli è così: crescono.E se li vuoi in ordine, sai che devi accettare sedute extra ordinarie dal coffeir.Mentre ci penso su, lavoro.Si, ancora, ma solo per oggi.Che i miei amichevoli amici, ieri hanno finito, graziati da un venerdì di relax, ed io son qui che preparo i pannelli con le foto per la prossima stagione.Ho scelto io le foto, le ho scelte guardandomi una trentina di cartelle in memoria sul pc. Cinque anni di corsi speciali, pizzate, Zumba day, feste di carnevale, giornate S porte aperte, look improponibili, invecchiamento evidente e gente sempre uguale. Quando lessi "l'arte del riordino", apprendendo che anche tra esse c'è il superfluo, non fui capace di metterlo in pratica; ho due cassetti stra-colmi di foto, e non voglio separarmene. Fa strano rivedere noi stessi, negli anni passati...È una sensazione forzatamente nostalgica, quella che affiora, e che ci fa tentennare; una carezza bugiarda, alle volte malevola, quella che sentiamo sul cuore; e non c'è via di redenzione, nessun peccato che non sia "mortale", nessun'anima a tenderci la mano, le fotografie parlano mute, e ci gridano mille e più verità, rispetto a quelle che siamo disposti ad ammettere, rispetto a quelle che un signor nessuno, può vedere dentro quegli specchi rovesciati. Ho sempre amato moltissimo farmi fotografare, mi sono sempre piaciuta tanto, ed ho sempre trovato piacevole ricordarmi di me.
