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Le rocce lunari e lo studio di GRAIL

Creato il 24 marzo 2012 da Sabrinamasiero

Le rocce lunari e lo studio di GRAIL

La Luna ripresa da una delle due sonde gemelle GRAIL attualmente in orbita. Crediti NASA/GRAIL Mission.

Quando gli astronauti scavarono sulla superficie della Luna durante il programma Apollo, essi stavano facendo molto di più di un semplice scavo a secco, nei bui sedimenti del nostro satellite. Stavano viaggiando nel tempo. Le rocce e i sedimenti che sono stati portati a Terra dagli astronauti degli Apollo contengono indizi vitali su come la Terra e la Luna si sono formati, la natura e i tempi dello scioglimento, l’intensità dei bombardamenti degli impatti e la loro variazione nel tempo, e anche la storia del nostro Sole.

La maggior parte di queste informazioni, parti fondamentali della storia del pianeta Terra, non possono essere imparate studiando le rocce sulla nostra Terra perché il nostro pianeta è così geologicamente attivo da aver cancellato gran parte delle testimonianze del passato. Gli indizi sono stati persi nei miliardi di anni di formazione delle montagne, del vulcanismo terrestre, dagli agenti atmosferici e dall’erosione. Con lo scontro delle placche tettoniche e con la caduta della pioggia molta della storia della Terra è stata cancellata, specialmente nei primi 600 milioni di anni.

La Luna è stata geologicamente attiva nel suo periodo di massimo splendore, producendo una serie affascianti di prodotti, ma il suo motore geologico non è stato molto vigoroso e le testimonianze dei primissimi eventi non sono andati completamente perdut.

Gli astronauti portarono a Terra circa 382 chilogrammi di roccia e di sedimenti dal nostro pianeta, quello che illumina le nostri notti buie.

L’enfasi qui è sulla geologia. I campioni tornati dalle missioni Apollo sono le stelle più importanti di quelle missioni. Comprendere la Luna, tuttavia, richiede altri approccii geologici come la mappatura geologica con fotografie di alta qualità, lo studio delle caratteristiche analoghe sulla Terra, per esempio dai crateri d’impatto, e gli esperimenti in laboratorio.

Le due sonde gemelle GRAIL avranno un grande compito: rispondere a queste domande.

La Luna non è come la Tera. Non ha oceani, laghi, fiumi o corsi d’acqua. Non esistono venti che soffiano sulla sua superficie, nè regioni ghiacciate ai suoi poli, nè vegetazione rigogliosa che spunta dalla sua grigia superficie polverosa. Non esistono delle vere e proprie montagne. Le orme di antichi dinosauri non sono mai state trovate sulla Luna. Le amebe non possono vivere in posti privi di acqua, nè i cani possono abbaiare in assenza di atmosfera. Non c’è mai stata possibilità di vivere in un posto del genere, ma in un qualche modo abbiamo sempre rivolto uno sguardo innamorato alla Luna, uno sguardo sognante verso un mondo che solo pochissimi hanno avuto la possibilità di visitare.
Le principali caratteristiche della superficie lunare possono essere semplicemente osservate guardandola di sera. Ha regioni più chiare e più scure. Questi terreni distintivi sono i più luminosi altipiani lunari (noto anche come terre lunari, o terrae dal latino), e le regioni più scure sono chiamati mari (o maria, anch’esso dal latino). Thomas Hariot e Galileo Galilei furono i primi scienziati ad osservare la Luna con un cannocchiale, ma Galileo fece molto meglio di Hariot, rappresentandola con disegni senza dubbio unici e meravigliosi, ad acquerello. Un altro contemporaneo di Hariot e Galileo, Johannes Kepler ebbe la notizia delle osservazioni di Galileo, ma per motivi agli occhi Kepler non potè mai osservare bene la Luna. L’idea che gli altipiani ed i mari corrispondano alle terre e ai mari sembra sia stata molto popolare tra gli antichi greci, molto prima che il cannocchiale ed il telescopio fossero inventati. Anche se ora sappiamo che non sono mari (dato che la Luna non ha mai avuto acqua), noi continuamo ad utilizzare il termine mare.

Le rocce lunari e lo studio di GRAIL

Un’immagine ottenuta da Ebb dalla MoonKAM a bordo di GRAIL di cui abbiamo parlato in questi giorni. Crediti: NASA/MoonKAM/Sally Ride Science/GRAIL Mission.

Fonte: MoonKAM pdf – https://moonkam.ucsd.edu/files/edinst/explore_our_moon/robertson/Exploring%20the%20Moon%20Educator%20Guide.pdf
Sito web MoonKAM: https://moonkam.ucsd.edu
Missione GRAIL: Le due sonde GRAIL verso la Luna: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/09/12/le-due-sonde-gemelle-grail-verso-la-luna/
Due lune nel nostro cielo? : http://tuttidentro.wordpress.com/2011/09/28/due-lune-nel-nostro-cielo/
L’entrata in orbita lunare per GRAIL: http://tuttidentro.wordpress.com/2011/12/30/lentrata-in-orbita-lunare-per-grail/
Le due sonde gemelle GRAIL in orbita lunare: http://tuttidentro.wordpress.com/2012/01/04/le-due-sonde-gemelle-grail-in-orbita-lunare/
Due nuovi nomi per le sonde gemelle GRAIL: http://tuttidentro.wordpress.com/2012/01/15/due-nuovi-nomi-per-le-sonde-gemelle-grail-a-e-b/
Le prime immagini della Luna dalle sonde GRAIL: http://tuttidentro.wordpress.com/2012/02/03/le-prime-immagini-della-luna-dalle-sonde-grail/

Sabrina


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