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Le scoperte scientifiche in arrivo dal 2016

Da Psiconauta

Sinceramente grandi brividi non se ne vedono all'orizzonte. Intendo cose pazzesche tipo teletrasporto, viaggi nel tempo, hooverboard in stile Back to the Future o cose simili. In ogni caso dai viaggi su Marte alla possibilità di eliminare la CO2 dall'aria, fino alla possibilità di percepire per la prima volta le onde gravitazionali, enorme eco delle prime esplosioni cosmiche, la scienza del 2016 si preannuncia ricca di tante promesse, perlomeno nelle premesse riportate sulle riviste Nature, Science ed altre. Ci sono grandi aspettative per il 2016 sicuramente nel campo della fisica moderna. Dal 1° gennaio l'italiana Fabiola Gianotti diventerà direttore del CERN e dovrà affrontare "molte grandi sfide". L'attenzione della comunità scientifica dal 15 dicembre è focalizzata sui primi dati relativi a nuove particelle comunicati dal CERN, che indicano, durante i loro esperimenti, "un piccolo eccesso locale, con una massa sei volte maggiore rispetto a quella del bosone di Higgs". Potrebbe essere il segnale della presenza di una nuova particella creata nelle collisioni fra protoni, mai osservata finora. Invece con il rivelatore Ams (Alpha Magnetic Spectrometer) stanno andando a caccia di materia oscura: questo prodigio della tecnica è in funzione all'esterno della Stazione Spaziale, e la sonda cinese Dampe (Dark Matter Particle Explorer). L'eliminazione della CO2 dall'aria è un obiettivo inseguito sia in Europa che negli Stati Uniti, mentre sul fronte della biomedicina si punta sui risultati che potranno arrivare dalla tecnica del "taglia-incolla" del Dna, la Crispr che ad oggi ha fatto senz'altro discutere molto, ma che nello stesso tempo potrebbe essere ricca di promesse. Nel 2016 vedranno la luce i primi risultati del The Earth Microbiome Project. Un ambiziosissimo progetto che punta ad analizzare le comunità microbiche del mondo (?!?). Lanciato nel 2010, ha lo scopo di sequenziare e caratterizzare almeno 200.000 campioni di DNA proveniente da microbi da tutto il mondo, dalle Ande alla tundra siberiana. Il progetto prometterebbe di conoscere livelli senza precedenti di "diversità biologica", tema molto caro a tutti scienziati ed ecologisti, anche se in scala ridotta. L'Europa dello spazio aspetta la primavera, con il lancio della missione ExoMars, destinata nel 2016 a dimostrare la sua capacità di far atterrare un rover sul pianeta rosso e, nel 2018, a perforare il suolo marziano fino alla profondità di due metri. Sempre in tema di spazio, si guarda con interesse alla missione francese MicroScope, che riprodurrà tra le stelle l'esperimento della caduta dei gravi di Galileo. Passando alle curiosità un po più dozzinali secondo Science il 2016 potrebbe finalmente far luce sull'origine del cane, mettendo fine al lungo dibattito su dove e quando esattamente sia stato addomesticato ed eletto a migliore amico dell'uomo. Curioso vero? Un grande progetto di ingegneria è da tenere d'occhio il prossimo anno. Nel 2013, lo SpaceX di Elon Musk aveva presentato un sistema di trasporto pubblico ad alta velocità chiamato Hyperloop che ipotizzava capsule pressurizzate che viaggiassero attraverso tubi a bassa pressione su un cuscino d'aria. Nell'estate del 2016, Musk è pronto a testare diversi prototipi di ingegneri e studenti indipendenti. Il concorso si svolgerà nell'arco di un fine settimana su una pista lunga 2 km di test vicino al quartier generale della SpaceX a Hawthorne, California. Se la Hyperloop è davvero un'idea praticabile potrebbe in pochi anni rivoluzionare il trasporto pubblico mondiale. Infine vorremmo segnalare quella che sarebbe, forse, la più grande scoperta che tutti aspettano: trovare vita extraterrestre. Ormai sappiamo che solo nella nostra galassia sono presenti oltre 200 miliardi di pianeti simili alla Terra, questo dato supporta la convinzione che gli esseri umani non possano essere la sola forma di vita presente nell'universo, ma la novità di questa dichiarazione, proveniente da una fonte autorevole come la NASA, è quella di aver azzardato una data probabile a quando riusciremo a stabilire con certezza l'esistenza di organismi alieni, non nel 2016 ma tra il 2016 ed il 2036 ogni anno potrebbe essere quello buono. Ma attenzione la NASA non si riferisce a forme di vita intelligenti, specifica infatti Jeffery Newmark, direttore provvisorio del dipartimento di eliofisica dell'Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche: "Ormai la domanda da porsi non è più "se" troveremo vita su altri pianeti, ma piuttosto "quando" la troveremo. Ovviamente non stiamo parlando di omini verdi, ma di microrganismi". Secondo Jim Green, direttore del dipartimento di planetologia della Nasa poi, i satelliti di grandi pianeti come Europa sono i principali candidati dove si potrebbe scoprire qualche forma di vita. ...veramente noi volevamo gli alieni dei film. Ma in mancanza di meglio...Mha!?

BUON 2016 a TUTTI!!!


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