Quando ho scoperto che le seppie e le seppioline sono dei molluschi magri, quindi da preferire nell’alimentazione delle persone diabetiche ho tirato un grosso sospiro di sollievo perché a me piacciono tanto.
Dal punto di vista nutrizionale le seppie sono molto simili ai “pesci magri”: sono ricche di vitamine A, B1, D, di fosforo, di potassio, di calcio e di proteine. Anche se sembrano dure da masticare a causa delle grossa quantità di fibre che contengono le seppie sono facilmente digeribili, e per il basso apporto calorico sono indicate nelle diete.
Al momento dell’acquisto è meglio verificare che le seppie e le seppioline abbiano un colore iridescente, che non abbiano odori particolari, che le carni siano sode e l’occhio vivo di colore nero.
Un ruolo molto importante è quello dell’inchiostro: chiostro: seè molto fluido significa che la seppia è fresca, se invece presenta dei granuli significa che è stata scongelata.
A proposito di carni, sembrerà un controsenso, ma con più la seppia è grossa con più è tenera.
In commercio in genere le seppioline si trovano già pulite. Se si acquistano fresche si possono anche congelare dopo averle accuratamente pulite.
Se si acquistano congelate, invece, bisogna tenere presente che una volta scongelate, come tutti i pesci, perdono circa 200 gr. di peso al chilo.