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Le sfide televisive, a tempo, non si vincono con la sostanza delle proposte ma con la velocità di battuta, non è detto che sia un bene.

Creato il 13 novembre 2012 da Slasch16

Le sfide televisive, a tempo, non si vincono con la sostanza delle proposte ma con la velocità di battuta, non è detto che sia un bene.Anch’io in sezione avevo la battuta pronta e la risposta sagace ma, molto spesso, la sostanza di chi aveva meno parlantina di me era più profonda, una lezione.
Avere la battuta pronta serve per dare spettacolo non per spiegare un progetto politico ed il tempo limitato ad un minuto toglie tutta la sostanza alla risposta.
Io ho fatto allenamento parlando con i clienti, oltre ovviamente ad una certa predisposizione alla polemica ed alla battuta, Renzi è toscano e tutto si può dire dei toscani ma non che siano di poche parole, di battuta pronta.
Zoff, giusto per fare un esempio dei friulani che sono di poche parole ma di molta sostanza, se lo mettevi a confronto con Causio, dialetticamente, scompariva ma nella sostanza è stato più grande di Causio.
Ho voluto fare un esempio sportivo per non innescare polemiche inutili e sterili, non voglio nemmeno giudicare politicamente gli interventi dei fantastici 5, come li chiama Sky, perchè dal mio punto di vista non ci siamo.
Ciò non toglie che al momento opportuno, essendo incapace di astenermi per ragioni che ho ripetuto mille volte e che riguardano la Resistenza, possa anche votare Pd, dipende dall’offerta che ci sarà al momento.
A Milano ho votato Pisapia e non sono per niente pentito, la perfezione non è di Pisapia o degli arancioni che l’hanno sostenuto, sappiamo tutti che la politica in chiacchiere è una cosa nei fatti un’altra.
La perfezione è un brevetto genovese ed ogni giorno ne danno un esempio che fa venire i brividi, sarà un problema mio che dietro all’uomo solo al comando vedo sempre un regime.
Avendo un padre fascista da ragazzino ero convinto che per fare andare bene uno Stato bastasse votare l’uomo probo, forte, onesto, insomma un buon papà che dettasse le regole e ci togliesse le responsabilità.
Mio padre era convinto che fosse il duce, me lo ripeteva spesso specialmente dopo che mi ha portato a vedere la Stazione Centrale di Milano commentando: questa l’ha fatta il duce. Eia,eia, lalalà.
Poi ho capito che ogni uomo probo, onesto, rappresenta un gruppo di potere e senza democrazia non c’è controllo e quindi si cade nel regime.
Nemmeno a Pertini o Berlinguer avrei affidato il comando unico ma loro mi hanno preceduto ed hanno sempre deciso in modo collegiale, poi facevano la sintesi e riuscivamo a capirla anche noi poveri tapini.
I confronti televisivi sono pagliacciate all’americana, buone per l’audience, mentre nei congressi si sezione, cittadini, regionali o nazionali chi si propone a guidare un partito ha tutto il tempo di esporre il suo progetto con i suoi tempi, il suo cervello ed il suo cuore.
Senza essere obbligato a fare battute spiritose e veloci per conquistare la simpatia popolare, resto convinto che la sostanza delle cose conta molto di più dell’apparenza. Anche se non è più di moda.
Ieri sera, non l’ho seguito tutto proprio perchè non mi piace il modo, il migliore è stato quello più lontano da me, Tabacci.
Da vecchio esperto si è limitato alla concretezza, sa benissimo che da soli si sogna ma non si quaglia, se vuoi raggiungere un obiettivo in questa situazione, volere o volare, ti devi alleare con qualcuno, sperando che sia  migliore del campionario che ci ha governato sino adesso. Carfagna, Gelmini, Gasparri, Cicchitto, La Russa e via elencando.
Sky è di un magnate destroide con una filosofia americana ed ha pubblicizzato la cosa come se fosse la finale di un master, fa parte del gioco per renderci allocchi come gli americani.
Siamo sulla strada buona in fatto di astensionismo li stiamo superando.
Fortunatamente i candidati a guidare il Pd ci hanno risparmiato le dichiarazione d’amore in diretta per la propria compagna o compagno, non hanno fatto L’Obama nostrano, che avrebbe commosso tutta la platea magari abbracciato ai figli.
Ve lo immaginate Bossi con moglie e trote al seguito che borbotta frasi d’amore?
Il piccolo Silvio di Firenze ha fatto le promesse alla Berlusconi, non alzerò le tasse. Forse credeva di essere ancora a tavola con gli industriali o ha cercato di convincere i suoi simpatizzanti di destra che il delfino non è Alfano ma lui. La Zanicchi è già convinta e non solo lei.
La Puppato mi piace, ha testa, idee, non ha i tempi di chi è abituato a stare nella ribalta, ma è in gamba.
Ho sentito su Radio Popolare qualcuno lamentarsi del fatto che, nelle pause, parlavano tranquillamente tra loro, dopo tutto sono alleati, pare.
Forse volevano vedere scorrere il sangue, ma allora dovevano andare su Rai1 o Canale5.
Là ci sono gli esperti di tragedie.



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