Magazine Diario personale

le smanie per la villeggiatura all’OVS industry.

Da Leucosia

forse succede perchè esco di rado e le mie uscite fuori casa sono sempre mirate più o meno agli stessi indirizzi, oppure perchè in genere quando cammino sono concentrata su dove metto i piedi e non alzo di molto lo sguardo dalla punta delle scarpe, ma oggi mi sono sentita come su un palcoscenico, come un’eroina goldoniana, intrappolata in un’altra era.

le smanie per la villeggiatura all’OVS industry.

innanzitutto il luogo: l’OVS il centro commerciale del quartiere. un luogo pressochè deserto dato l’orario della controora. e vabbè. ma fino all’anno passato c’era la rissa per entrarvi! adesso è desolante. pochi i clienti. pochissimi quelli che compravano. guardavano molto però.  gente con cappottini anni ’70  e giacchine ’80, ma le loro brutte copie. come se li avessero fatti di proposito invecchiare addosso.  io ero nel reparto profumeria, perchè ho dato una rispolverata al maquillage (tradotto= ho buttato dalla finestra tutti i trucchi ammuffiti e mi sono ritrovata sprovvista di mascararossettoeyelinersmaltocipriainsommasprovvistaditutto) ma mi sembrava di essere dal pescivendolo: ero seduta in una nuvole non di profumo ma di aria salmastra mista a odor di cozze putride. e il pescivendolo era in piazza, mica accanto all’OVS!  alle ondate olfattive si univano le ondate uditive: mai tanti dialetti slavi hanno colpito le mie orecchie! segno di un evidente cambiamento degli abitanti della città anche in periferia dove vivo. per carità il fatto mi piace ma ne ero completamente all’oscuro!

poi la cosa buffa e leggermente disgustosa che ho notato è che : le ragazze che entrano all’OVS, prima di andare in palestra, si danno una sontuosa improfumata al corpo, e poi vanno a sudare da un’altra parte. ma una doccia…non è più consigliabile? appestavano la strada con le loro esalazioni!

passiamo alle note che devo per forza scrivere, a proposito della città friendly con chi ha difficoltà nel camminare. zero.

zero è la risposta. niente aiuti di alcun genre. neinte parcheggi disabili nelle vicinanze, niente scivoli, niente pedane. e nel negozio, ma la domanda che faccio a quelli dell’OVS è la seguente: perchè pur di risparmiare sugli espositori li avete ridotti a loculi che chinarsi a vedere il colore di un ombretto rischi la frattura del femore? perchè di grazia?

concludo dicendo che lo shopping deve essere un momento di svago, ma fatto così diventa un’impresa erculea. mica solo per me, eh!



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