Tra i piccoli e medi risparmiatori le soluzioni più diffuse sono, da qualche anno, soprattutto due.
La prima è rappresentata dai fondi comuni di investimento azionari che investono in aziende minerarie del settore aurifero, cioè in società che sono impegnate in tutto il mondo nell’estrazione dell’oro. In genere, se il prezzo dell’oro aumenta, anche le le azioni di queste società aumentano di valore. A dire il vero, però, non sempre è così. Occorre ricordare, infatti, che i fondi di investimento di questo tipo sono comunque prodotti azionari che risentono dell’andamento delle Borse. Durante la crisi finanziaria del 2008, questi prodotti sono arrivati a perdere in media anche il 25%.
La seconda soluzione, che riteniamo più efficace per investire in oro senza affrontare i rischi del settore azionario, è quella di puntare sugli Etc (Exchange traded commodity). Questi
strumenti finanziari consentono ai piccoli e medi risparmiatori di investire nelle materie prime, come il petrolio, i prodotti agricoli (mais, soia) e, appunto, l’oro. I risparmiatori acquistano quote dell’Etc (che è negoziabile in Borsa in ogni momento, durante l’orario di contrattazioni, come qualsiasi titolo azionario) ed il denaro versato serve per comprare un determinato quantitativo d’oro, che viene conservato sotto forma di lingotti nel caveau di una grande banca internazionale. Ciascuna quota dell’Etc corrisponde, anche se indirettamente, alla proprietà “fisica” dell’oro. Per cui, se il prezzo dell’oro sale, anche le quotazioni dell’Etc si muovono nella stessa direzione. Gli Etc non hanno scadenza, cioè possono essere acquistati e tenuti in portafoglio anche per parecchi anni.
Nelle Borse internazionali in genere l’oro viene scambiato attraverso strumenti finanziari derivati (opzioni e futures) il cui funzionamento è di difficile comprensione per i risparmiatori che hanno poca dimestichezza con la finanza. Gli Etc invece sono strumenti più semplici dei derivati, ma non sempre. Occorre prestare molta attenzione, per esempio, al fattore cambio, perchè sono quasi tutti quotati in dollari. Se l’euro si rafforza sul dollaro si rischia di avere rendimenti negativi al punto da annullare l’eventuale rialzo del prezzo dell’oro.
Comunque possiamo dire che gli Etc in oro rappresentano uno strumento adatto anche ai piccoli e medi risparmiatori e sono strumenti di diversificazione che offrono buone opportunità, soprattutto perchè l’oro (e le materie prime in generale) non è strettamente correlato con i principali mercati di investimento come quello azionario e obbligazionario.