Le sottili differenze fra il Natale italiano e il Natale inglese!

Ecco che arriva il Natale!

E assieme al Natale ecco che arrivano pure le riunioni di famiglia e le allegre rimpatriate, ecco le abbuffate stacanoviste da record, ma soprattutto per un espatriato di vecchia data, ecco che ogni anno subito saltano agli occhi le “sottili” differenze fra il Natale Italiano e quello Inglese.

La lista che segue é un poco personale, racconta dei miei Natali Romani Vs quelli Made in England, ma sono sicura che molti di voi vi si riconosceranno, é una lista ironica quindi godetevela!

Le domande di circostanza Vs quelle imbarazzanti 

I vari stadi che passerete: Primo stadio, ma me lo stanno chiedendo per davvero?!!

Secondo stadio quello che ti porta a riflettere che se giá prima lo eri, ora da quando ti sei trasferito sei diventato l’UNICO centro d’attenzione!

Terzo stadio anche chiamato stadio dello strazio totale!

Quarto stadio: soffochi fra domande, stereotipi e invadenza!

Quinto stadio: Il capitolo finale.

Il mio Natale italiano, ma credo poi quello di tutti voi, é un Natale chiassoso, mangereccio e chiacchierone, é un Natale che temi un pochino perché ora che non vivi piú in Italia, il parentame ha ancora piú domande da farti. Si va dalle classiche domande tipo ma sei fidanzato/a? Hai qualche amico/a inglese? Ti trovi bene in Inghilterra? Passando per quelle melodrammatiche della serie, ma quando ritorni a vivere in Italia? Ma ti piace davvero vivere lí in Inghilterra? Ma non ti manchiamo? Poi si arriva al tradizional-domandone frutto di anni e anni di ripetuti stereotipi, ma lí piove sempre? Si mangia male? Gli inglesi sono freddi? Ma la regina l’hai mai vista? Ma bevono solo tea? … Tu ogni volta rispondi come puoi cercando di rassicurare gli animi, di fargli capire che essere single é piú ok e nessuno ti tira le breccole dietro perché giri senza uomo/donna accanto, che se sei fidanzato con uno del posto tranquilli che non é un alieno con strane maniere ed esce pazzo se non trova sul tavolo roast beef e tea, e che no, non stanno costruendo l’ennesima Arca di Noé per quanta pioggia cade ogni giorno! Altre volte invece annuisci assecondandoli, soprattutto se dando una risposta diversa da quella che si aspettavano li deluderete, o infastidirete … e per tutta la serata una sola domanda vi ronzerá per la testa: ma chi ci vive in UK, io o te?!!

Salute all’ennesima domanda sul perché tu italiano Sole, mare e buon cibo hai scelto di venire a vivere qui in mezzo a loro!

Quando invece siedi a tavola con gli inglesi, al 99% non ci saranno domande imbarazzanti da interrogatorio, ovvio ció dipende pure dal grado di conoscenza che avete con gli altri ospiti! Certo, capiterá che vi chiederanno come mai avete deciso di vivere in UK, ma il massimo del personale sará chidere che lavoro fate, oppure in che zona di Londra vivete e poi … si parlerá dei mezzi pubblici, del tempo e qualche altra cavolata totally British. Gli inglesi sono persone molto contenute, possono essere deliziosi commensali, ma ovviamente dovete stare al loro “gioco” fatto di discorsi dove l’intimo é poco condiviso (a meno che non siate parenti e/o grandi amici), insomma si faranno i soliti discorsi, ed é garantito che finirete con il chiacchierare sull’Italia e il suo magnifico cibo e vino, specialmente se ci sono stati in vacanza. Insomma sono a mio avviso cene piú tranquille e poco logorroiche.

Le cene e pranzi interminabili Vs quelli veloci

Un sunto del pensiero di mamma e nonna italica.

Vestirsi comodi non é una scelta ma una necessitá!

Tu vedendo le portate su portate.

Tu che ti prepari mentalmente!

Sedersi il 24 Dicembre e alzarsi il 1 Gennaio, avendo fatto solo ció!

E ció.

Da noi ti metti a tavola il 24 Dicembre a sera e scolli il sedere il 1 Gennaio dopo pranzo, se ti dice bene! I nostri banchetti natalizi sono lunghi, lunghissimi e prevedono infinite portate. Si inizia con l’aperitivo, si prosegue con un antipastino che non ha nulla di “ino”, si prosegue poi con il brodo per i piú chic, poi si va dritti sui primi piatti (un paio di portate tanto per accontentare tutti i palati!), poi si va avanti con il secondo … anzi, i secondi di pesce e carne sempre per mettere tutti d’accordo! Poi via con i contorni, qualche regione osa pure i fritti di carciofi, mele, e cosí via … gonfi oltre ogni misura si prosegue con il dolce, la frutta fresca e quella secca, il caffé e l’ammazza caffé! Poi … poi tocca aspettare il Bambinello o Capodanno che sia, e quelli che non vanno in Chiesa, allora rimangono … seduti barricati in trincea. Trincee fatte di briciole e “patacche” varie, di chi giá vaneggia per il troppo vino e cibo, visi rossi e risate fragorose. Si rimane seduti a farsi una tombolata o un giro di carte, e cosa fai mentre aspetti? Mangi! Quindi si aprono panettoni, pandori, panforti, torroni e quanto altro vi venga in mente, e quindi si continua a muovere le mascelle e a brindare. Poi arriva mezzanotte, e via si ricomincia! Se siamo a Capodanno allora si parte con il piattone di lenticchie e cotechino, tu ormai vedi cibo ovunque vorresti svenire tanto stai scoppiando ma… non ti é permesso cedere ora! No, non porta bene svenire sul piatto di lenticchie … svenire sui soldi! Mangia, conta, che porta bene, finisci tutto mi raccomando! Incita mamma, nonna e zia mentre ti riempiono il piatto. Per tutta la sera la cantilena é sempre la stessa, chi vuole un altro piatto/porzione di questo o quello? Che si apre, panettone o pandoro? Maddai apri tutti e due! Chi mangia i mandarini/clementini per coprire i numeri delle cartelle della tombola? Dai finisci quel pezzettino lí, é un peccato se avanza! A Londra te lo sogni tutto questo fantastico cibo! Alla fine pieno di cibo oltre ogni modo e misura, ci si congeda sentendo la classica frase che ti mette i brividi addosso: OK buonanotte tanto ci vediamo domani, ossia fra poche ore per pranzo! Al ritorno mentre sei in fila per imbarcarti sul volo lowcost che ti riporterá a Londra, pensi solo se il tuo enorme sedere lievitato con tutto quel mangiare entrerá nel micro-sedile della compagnia aerea!

Vi ho mai raccontato che gli inglesi amano mettere formaggio ovunque? Ah no?!!

Tu quando ti cucinano un piatto italiano in tuo onore ma che di italiano non ha neanche piú il nome…

Realizzare che qui in UK i pranzi e cenoni durano ore e non giorni.

Quando siedi a cena o pranzo con gli inglesi, questi invece hanno poche portate. Una, tutto nello stesso piatto! Amano mettere tutto nello stesso piatto, non importa se sia pasta, carne, pane, patate, insalata e salsette varie, loro accorpano tutto in una mega portata. Poi c’é quello che se ha te italiano come ospite a cena/pranzo, allora si butta a preparare un classico piatto italiano. Il classico piatto italiano con molta probabilitá sará qualcosa che di italiano ha solo forse il nome mal pronunciato dal provetto cuoco/a di turno, ma voi lo manderete giú commentando estasiati che é come ve lo cucina la nonna. Gli inglesi poi non conoscono mezze misure, o il padrone di casa é uno che bada al bon ton quindi anche alle misure e vi presenterá dei “piattini” Nouvelle cuisine, oppure abbonderá con le porzioni specialmente se parliamo di carne o patate. Il vino penserá al resto, vino australiano per chiarire, di cui loro sono grandi estimatori!

I posti a casaccio Vs quelli assegnati

Tu e il resto del parentame che tenta di prendere posto a tavola.

Ti prego no il tavolino dei piccoli!

Signore, avevo detto NO il tavolino dei piccoli!

Nella mia famiglia ci sono da tempo le guerre sui posti a tavola che le casate di Games of Thrones se le sognano! Da sempre esiste il “tavoli dei piccoli” e il “tavolo dei grandi”, quando eravamo piccoli era figo-fighissimo perché era il tavolino piú festoso e le bibite gassate non mancavano mai, oggi che siamo tutti chi oltre i 20, chi come la sottoscritta, oltre i 30 e per di piú pure grossi … ci stiamo stretti, e passiamo la serata guardandoci dubbiosi, sul perché si continua ad insistere con il mantenere in vita questa antica tradizione! I “grandi” siedono per ordine di anzianitá, ossia il padre o nonno va a capotavola, la mamma e/o nonna invece va messa in un posto che le sia di facile passaggio e alzata/seduta, per andare innumerevoli volte in cucina. Si cerca di distribuire bene cognati e nuore, zie e zii, cugini di diverso grado … per evitare azzannamenti vari, oltre quelli destinati all’abbondante cibo impiattato. Niente viene lasciato al caso, neanche su chi detiene il potere del telecomando, oppure chi tiene vicino e dispensa la preziosa boccia del vino!

I vari stadi della cena natalizia inglese: Primo stadio chi si siederá vicino a me? Non conosco il nome scritto sul segnaposto! Panico.

Secondo stadio scopri chi si siederá vicino a te …

…Il che puó portare a ció ….

…oppure a ció, quando invece scopri o conosci la persona che siderá vicino a te!

Terzo stadio, non conosci nessuno!

Quando vai a cena dagli amici inglesi i posti sono quasi sempre assegnati. Gli inglesi ci tengono alle buone maniere e da super-duper formali che sono, amano decorare la tavola e assegnare i posti. Magari ti ritrovi il tuo nome storipiato in Gada, Jada, Jiada, Jedi, Godi … ma che importa sai che quello é il tuo posto. Come generali pronti alla guerra piazzano le postazioni con astuzia, cosí quasi sempre finisco vicino a emeriti sconosciuti, con cui passeró l’intera cena (dipende da chi avete come commensale) in muto silenzio fatto giusto di piccoli sorrisi di cortesia quando chiedi se ti passa il vino, oppure in deliziosa chiacchierata.

La lunga pianificazione del menú Vs la breve pianificazione

Ore e ore di menú planning = help!

Quanti siamo? Dieci? Ok facciamo 50 fettine panate, 3 kg di insalata, e 15 kg di patate!

Siiii!!!! Direi che 4 primi 5 secondi e 6 contorni piú fritti vari, possono bastare … forse.

I menú su menú da rifare!

Del menú Natalizio in Italia si comincia a discuterne giá a Settembre. Il punto massimo é a circa 15/20 giorni prima della Vigilia, per poi culminare in tragedia a meno di una settimana dal cenone! Si inizia con uno scambio di telefonate, telefonate che si allungano e si infittiscono a ridosso del cenone. Si comincia cosí a stilare il menú dei vari cenoni e pranzoni! All’inizio la stesura é come un’opera d’arte di uno scultore: ha un blocco di pietra, in mente piú o meno quello che ne vuole tirare fuori, e davanti una lunga strada fatta di lavorazioni e rifiniture. Per prima cosa si butta giú una bozza del menú, e qui c’é giá il grande spartiacque: pesce o carne? Ovvio che a questo punto si aprirá un dibattito fra i Conservatori che intendono rispettare in tutto e per tutto la Tradizione, e i Progressisti che invece desiderano apportare delle modifiche anche dette aggiornamenti. Da lí si prosegue per settimane con trattative su chi cucina cosa, come lo cucina, dove lo cucina, ma soprattutto … si discuterá sulle quantitá! Hai deciso le fettine panate? Siete 20 commensali? Sicuro che nonna spingerá per una quarantina di fettine! State anche tranquilli che mammeta, nonneta e zieta il giorno del grande evento saranno in piedi giá all’alba per cominciare a cucinare. La cucina sará off-limits per l’intero giorno (meglio comunque evitare di entrarci perché i nervi delle varie cuoche saranno a fior di pelle!) e casa sará avvolta da fumi di fritti e vapori vari!

Non puoi immaginare un cenone con solo un paio di portate!

Quando dici cosa gli porterai, l’accolgono sempre cosí pure che sia solo pane e acqua. Troppo polite loro! ;)

TAhhh la semplicitá degli inglesi ti coglie sempre impreparato! Tu che senza le miriadi di telefonate e liste sei un pesce fuor d’acqua!

In UK quando siete invitati a cena fra amici solitamente il menú é molto semplice e poco elaborato anche perché come spiegato, non sono previste 158 portate fra antipasti, primi, secondi e contorni! Il menú sará brevemente steso davanti una tazza di tea, velocemente al telefono, oppure in pausa pranzo. Nel corso delle settimane non si prevederanno grossi cambiamenti, e nella maggioranza dei casi si finirá in due modi: o il padrone di casa decide e cucina tutto lui/lei, oppure vi inviterá a portare qualcosa di cucinato soprattutto se siete italiani visto che nella media ci ritengono dei grandi chef!

Ovvio molto altro ci sarebbe da dire sulla “sottile” differenza fra Natali inglesi e italiani, come ad esempio la mania (che alcune volte sfiora la follia!) degli inglesi per le Christmas Cards, ossia mandare bigliettini su bigliettini di auguri natalizi e poi esporli in bella vista in tutta casa, specialmente in salone.

Bastaaaaaa, bastaaaaaaaaaaaaaaa con tutti ‘sti bigliettini natalizi il postino ormai ha preso residenza sul mio zerbino!

Oppure la spesa natalizia delle nonne e mamme italiane che riporta in vita l’abbolito schiavismo, ossia tu che devi accompagnarle e poi strascinare quella specie di carrello pieno di roba, mentre qui si riducono all’ultimo magari con un ready meal preso al volo da Tesco!

Nonna m’ha appena chiesto de andá con lei a fare la spesa ……………………..

Nonnaaaaaaa non me entra la spesa in macchina!!!!

E poi ma Mezzanotte italiana fatta di fuochi d’artificio, e gente che ancora nel 2014 butta di sotto tutto quello che capita sotto mano, mentre a Londra qualcuno muore schiacciato dalla folla che é presa a vedere i fuochi sotto al Big Ben e London Eye.

Ci si chiede ogni volta che si vanno a vedere i fuochi d’artificio a Londra, oppure quando in Italia si ritorna dalla messa della mezzanotte.

E qui mi fermo!

In questi 4 anni ho vissuto entrambi i Natali, ma continuo a scegliere sempre il mio, quello Romano, quello delle abbuffate, delle solite domande, del ti siedi ma non sai quando ti rialzi … non c’é nulla da fare, l’Italia d’altronde mi ha vista nascere e la famiglia é la Famiglia!

Sopravvivere alle feste natalizie in Italia, é roba da 007!

Da noi arrivare al 1 di Gennaio é roba da stacanovisti, e passi tutti gli stadi, dal che bello fino al che palle! Ed é prioprio ció che amo, ancor di piú da quando sono qui!

Ovunque voi siate Koali, di cuore e con Amore BUON NATALE!