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Le speranze del golf femminile italiano verso Rio2016

Creato il 09 ottobre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

L’avvento di Rio2016 vedrà il ritorno tra le discipline olimpiche del golf, assente dai Giochi dall’edizione di St. Louis 1904. Più di un secolo. Un’occasione per aumentare la visibilità di questo sport, ma soprattutto un’occasione per poter conoscere più da vicino il golf femminile; storicamente, infatti, le golfiste hanno avuto scarso appeal tra i media. Quindi, quale occasione migliore dell’Olimpiade per farsi conoscere al grande pubblico?

L’Italia non è al momento tra le potenze mondiali di questo sport, ma l’intero movimento vive un periodo di crescita costante, che potrebbe culminare (chissà) proprio con l’Olimpiade sudamericana. E se tra gli uomini possiamo vantare Francesco Molinari, la punta di diamante del golf femminile è Diana Luna. Romana di 32 anni, Diana occupa il 49esimo posto nel ranking mondiale ma la sua ascesa verso le posizioni di riguardo sembra inarrestabile e l’ancor giovane età le permetterà di dare maggior lustro all’intero movimento. Passata professionista nel 2001, nel circuito professionistico ha vinto 5 trofei, il primo nel 2004 a Tenerife. Il 2009 è quello della definitiva esplosione, durante il quale vince due tornei, il Ladies Masters e l’Irish Open, ma soprattutto si guadagna la convocazione nella squadra europea per la Solheim Cup (l’equivalente della Ryder Cup maschile), unica italiana a tagliare questo prestigioso traguardo. Dopo lo stop nel 2010 per maternità, il 2011 è di nuovo anno contrassegnato dalle vittorie, ottenute al Ladies Swiss Open e allo German Open. In quest’ultimo torneo, Diana stabilisce un record pazzesco: è la prima donna nella storia a vincere un torneo di quattro giorni senza mai siglare un bogey. Nel 2012 non è ancora andata a segno, consolandosi con tre secondi posti, qualcuno fin troppo amaro, che l’hanno comunque consacrata a grandi livelli. Le maggiori speranze per il futuro sono riposte in lei.

L’altra stella del golf italiano è Giulia Sergas, senza dubbio la golfista italiana più talentuosa dopo Diana Luna. Anche lei in crescita esponenziale negli ultimi anni, testimoniata dal fantastico 4° posto ottenuto quest’anno allo Us Women Open, uno dei Major del circuito. Ad evidenziare ancor di più la sua maturazione è arrivato, poche settimane dopo, il 12esimo posto all’Evian Masters, il torneo più prestigioso dell’European Tour. Numero 62 del ranking attualmente. Degna di nota è anche Veronica Zorzi, che nel suo palmares può vantare due edizioni dell’Open De France, vinto nel 2005 e nel 2006.

Nonostante i passi da gigante compiuti in questi anni, le italiane possono solo stare a guardare il predominio delle asiatiche nel circuito: ben 8 golfiste provenienti dall’Est nelle prime 10 posizioni del ranking mondiale. Leader indiscussa della disciplina da un paio d’anni è Yani Tseng (Taiwan), che a 23 anni è la più giovane golfista della storia ad aver vinto 5 Major. Meglio addirittura di Tiger Woods.

La leadership dell’asiatica sembra possa durare per molti anni a venire, ma verso Rio il cammino è ancora lungo e le insidie sono sempre dietro l’angolo. La nostra Diana Luna scalpita, nemmeno tanto nell’ombra oramai. Per la Signora del golf italiano la scalata al vertice continua, aspettiamoci risultati di prestigio. Il meglio deve ancora venire.

Foto: commons.wikimedia.org

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OA | Daniele Pansardi

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